L’altra faccia dell’emigrazione è quella di chi torna nel luogo da cui è partito, con il bagaglio professionale ed esperenziale arricchito dall’esperienza vissuta. E non solo. Stare fuori, stare lontano dal proprio luogo è anche un modo per guardarlo da una prospettiva, una distanza diversa. Più obiettiva.
Sono questi il punto di vista, e la storia, da cui parte “Ritorno dal Sud” (Andrea Pacilli editore) di Matteo Pazienza, architetto di Foggia con una lunga attività professionale all’estero: un diario intimo di una esperienza di vita vissuta tra una città del Nord Europa e la sua città natale, attraverso il quale analizza con spunti spesso severi ma profondamente realistici, e in ogni caso scevri da indulgenze di maniera, le differenze e le diversità non solo strutturali ma anche culturali e comportamentali tra quelle due realtà. Il ritorno è amaro e sorprendente: dove l’autore vorrebbe recuperare l’identità, trova un cambiamento che ha stravolto tutto, al punto tale da legittimare la domanda se abbia ancora senso impegnarsi per il Sud.
Il libro verrà presentato stasera a Manfredonia, nel corso di una serata organizzata dal Centro studi “Cristanziano Serricchio” (17,30) nell’auditorium presso il Palazzo dei Celestini, intitolato al poeta, scrittore e drammaturgo manfredoniano, nell’ambito delle manifestazioni d’autunno previste dal Centro studi Serricchio presieduto dalla professoressa Nunzia Quitadamo. La serata ha un tema particolare e nello stesso tempo intrigante: “Tra vecchi sogni e nuove realtà, un libro e dei quadri”. Oltre alla presentazione del libro di Matteo Pazienza in programma c’è anche una mostra di pittura dell’artista foggiano Vittorio Marchesiello.
Hanno patrocinato l’iniziativa l’APS Panoplia di Foggia, gli Amici del Museo di Foggia, l’Associazione Capitanata futura, la Città di Manfredonia.
A parlare del libro sarà lo scrittore manfredoniano Paolo Cascavilla.
La mostra d’arte, dal significativo tema “Colori per frammenti di storia”, propone una ventina di opere di Vittorio Marchesiello: quadri che riassumono efficacemente il suo particolare interesse, oltre che per la natura, per la storia e l’archeologia dauna alle quali ha dedicato numerose pubblicazioni di collezioni d’arte e romanzi a sfondo storico-artistico. Tra le opere esposte alcune suggestive interpretazioni delle Stele Daunie. Allestita nello stesso auditorium, la mostra rimarrà aperta fino al 25 ottobre con orari 10-13 e 17-20, e sarà presentata dal giornalista Nino Abate.
La serata avrà una sua particolare colonna sonora offerta da Roberto Carreca che smesso per l’occasione i panni di architetto (è tra l’altro autore di “Spazi e tempi dello sviluppo urbano”), per indossare quelli di cantante e chitarrista: eseguirà brani celebri della tradizione musicale napoletana.
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