Maglia nera, o quasi per quanto riguarda le piste ciclabili, va un un po’ meglio Foggia negli altri indicatori che riguardano l’ecosistema urbano. La città si classifica al 72° posto della graduatoria della XXV edizione del rapporto Ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente Italia, perdendo due posizioni rispetto allo scorso anno e totalizzando un punteggio di 47,96%.
Il punteggio è espresso in termini percentuali in quanto tiene conto del massimo possibile di ciascun indicatore. In sostanza, l’ipotetico punteggio di 100 spetterebbe a un capoluogo in grado di rispettare tutti i limiti di legge e di garantire una buona qualità ambientale per ognuno degli indicatori considerati.
Con riferimento alla Puglia, Foggia si piazza al terzo posto, dietro Lecce (63° posto con 50,05%) e Brindisi 868°, 48,39%) e davanti a Bari (80°, 44,84%) e Taranto (82°, 44,14%).
La performance migliore viene marcata dal capoluogo dauno per quanto riguarda i consumi idrici: con 120,2 litri di acqua consumata al giorno per abitante si piazza all’8° posto della classifica. La perfomance peggiore, come già anticipato, riguarda invece le piste ciclabili: siamo al 100° posto e un punteggio pari a zero.
Posizioni buone il capoluogo le spunta in generale sui parametri che riguardano la qualità dell’acqua. Oltre a quello dei consumi idrici, i dati sono positivi anche per quanto riguarda le perdite in rete (20,2° dell’acqua immessa, 14° posto) e la capacità di depurazione (28° posto, 98,3%).
Così così i dati che si riferiscono alla qualità dell’aria: 20° posto in classifica per quanto riguarda il biossido di azoto (23 ug/mc), 41° nell’indicatore che misura la presenza di polveri sottili (22 ug/mc) e 95° per quello relativo alla concentrazione di ozono (dato non rilevato).
Poche luci e molte ombre giungono dai dati che riguardano la mobilità urbana. Il peggiore è quello, già ricordato, che riguarda le piste ciclabili. Il migliore è invece quello che si riferisce al parco auto (14° posto, 57 auto per 100 abitanti ). A seguire gli altri indicatori: 45° posto per quanto riguarda l’offerta di trasporto pubblico (24 km-vettura per abitante), 69° per il numero di passeggeri che usufruiscono del trasporto pubblico (24 passeggeri/abitanti), un preoccupante 91° posto per gli incidenti mortali (1,79 morti per 10.000 abitanti).
Situazione mediocre anche per quanto riguarda il verde: il solo parametro che colloca Foggia in una posizione medio alta della graduatoria è quello degli alberi (39° posto, 16,2 alberi per 100 abitanti). 66° posto per tutti gli altri tre indicatori che riguardano: le isole pedonali (0,19 mq/ab), le energie rinnovabili (1,99 kw/ab) e l’uso efficiente del suolo (5,50).
Decisamente in chiaroscuro gli indicatori che si riferiscono alla gestione dei rifiuti: se per rifiuti prodotti Foggia si piazza al 54° posto della classifica, con 513 kg/ab, per quanto riguarda la raccolta differenziata siamo in zona retrocessione, o quasi, con appena il 26,57%.
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