Foggia dall’alto rivela una insospettabile bellezza, e perfino un’austera grandezza. Forte del suo immancabile drone e del brevetto recentemente conseguito, Fabrizio De Lillo e il suo sguardo alato salgono più in alto del solito, per regalare al suo sempre più nutrito ed affezionato pubblico, immagini insolite dei luoghi simbolici della città – piazza Cavour, via Lanza, piazza Giordano – e dei suoi monumenti più significativi: la Cattedrale, il Teatro, la Villa Comunale.
È una Foggia che non t’aspetti, che non diresti. Con tanti colori e tanta bellezza.
I campi lunghissimi e le panoramiche a trecentosessanta gradi abilmente confezionati da Fabrizio, ci invitano a riscoprire una dimensione della città che spesso ci sfugge: la sua grandezza, croce e delizia, in una realtà urbana che è affetta al tempo stesso dai mali tipici delle aree metropolitane e di quel provincialismo duro ad eradicarsi, nonostante la tradizionale funzione di cerniera e di frontiera della città, avamposto meridionale verso il Centro Nord.
Lo sguardo che vola di Fabrizio non è però sommario, o frettoloso: talvolta si posa e scopre deliziosi dettagli invisibili ad altezza d’uomo: come le pietre parlanti della Cattedrale o il fregio che adorna il comignolo del teatro comunale, regalando una ineffabile suggestione.
Il messaggio, la morale, l’invito: riconquistare la grandezza perduta. Come? La via è quella suggerita dalle immagine del bel video di De Lillo ma anche dal titolo, sospeso tra senso di sfida (che soltanto i giovani sanno esprimere così) e provocazione: “See high – Foggia dall’alto”. “See high”, vedere in alto, guardare in alto. Foggia e i foggiani hanno bisogno di guardare alto e in alto, per ritrovare se stessi, ed il loro futuro.
Ecco il filmato di Fabrizio De Lillo. Guardatelo, amatelo, condividetelo.
Views: 0