La torre di Varano |
La locandina dell’evento |
In epoca angioina l’insediamento di Ischitella passa in successione nel possesso degli Isardo, dei De Cunio, degli Ianvilla, dei Dentice.
Relatori: da sin. Michele Eugenio Di Carlo, Barbara Matera, Tonino Trombetta, Laganella Giuseppe, Carlo Guerra |
La famiglia Pinto, originaria del Portogallo e proveniente dalla Spagna, era sbarcata a Napoli con Don Louise negli anni della grande persecuzione che la Santa Inquisizione spagnola aveva operato nei confronti degli ebrei convertiti al cristianesimo: quei “conversos”, non a torto, sospettati di continuare a praticare riservatamente i riti di antica tradizione giudaica. Il nipote del capostipite Don Louise, il principe Luigi, figlio di Emanuele, secondo le ricerche di Laganella [10], si era trasferito nel castello di Ischitella nel 1691. La morte prematura nel nobile Luigi consegna il feudo nelle mani del giovanissimo Francesco Emanuele, singolare figura di “dominus” che, seppur molto attivo nelle pretestuose e presuntuose richieste di natura feudale, risulta possibile annoverare nella povera ma qualificata schiera dei mecenati dell’epoca, in quanto restauratore dei castelli di Ischitella e di Peschici, ove fece costruire la Torre del Ponte, posta ancora oggi sopra la via di accesso al centro storico. Secondo la Rauzino, «Francesco Emanuele Pinto fu quindi un vero e proprio esteta. Oltre all’amore per l’arte ed il giardinaggio, è ricordato come raffinato collezionista di presepi […] Le cronache de “La Gazzetta di Napoli” citarono a più riprese, durante il periodo austriaco (1707–1734), la visita dei Viceré ai presepi napoletani ed è singolare apprendere che il più celebre presepe in città era quello di Emanuele Pinto, principe di Ischitella» [11].
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Bonjour,
Je recherche des informations sur mon Grand-Père
Marchese Luigi de Vera d’Aragona
fils de Domenico
né le 8 décembre 1859
propriétaire du Palazzo Pinto
Cordiale salutations
Nous enverrons votre rapport à l’auteur de l’article, dans l’espoir qu’il puisse être utile. Salutations distinguées.
Buonasera, sig. Perrenoud, nel libro “Ischitella e il Varano. Dai primi insediamenti agli ultimi feudatari” Teresa Maria Rauzino e Giuseppe Laganella non trattano della famiglia de Vera d’Aragona.
Può trovare notizie qui:
http://www.nobili-napoletani.it/Vera-de.htm
Anche qui: https://www.geni.com/…/Luigi-de…/6000000019421239887
Altre informazioni: https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fwww.famiglienobilinapolitane.it%2FGenealogie%2Fde%2520Vera%2520d%2527Aragona.htm%3Ffbclid%3DIwAR3dHjHU_kX0IsYfcaTQBehwtQB98iGqjCKUqNphs59SdQoPj-kehhKCakU&h=AT0OCnFG9cn8PdQpmKdxUXhQ0zyNdp4tFdSwod_HlN-odx6tXwtbHLtBuFOAqhoEaCTcgerNog9rRWbC6qX7rnYJoLY2lBQnXgR7CRiSTJLIPJmqMUYhQx3OWBlERiu4Kw&__tn__=R%5D-R&c%5B0%5D=AT1gj57kUUPlETzr3aLoOGUZrTYg87-JRAnHR0YH0KWGpgLcXAHo1npEfURRN-wCHIPnZvo5ae-hXrm9bouvq8wLij6Fg8Wp9z9tnOABTa007gVQ2dTOTpanTMeUQGNl331J90OhKF8bKcutnQnDKsXpjH4
Buonasera, sig. Perrenoud, nel libro “Ischitella e il Varano. Dai primi insediamenti agli ultimi feudatari” Teresa Maria Rauzino e Giuseppe Laganella non trattano della famiglia de Vera d’Aragona.
Può trovare notizie qui:
http://www.nobili-napoletani.it/Vera-de.htm
essendo discendente di de Cata de Vera d’Aragona vorrei gentilmente notizie del causato e immagini dello stemma del causato della tomba sita nel convento dei cappuccini di Ischitella delle marchesa de Cata de Vera d’Aragona, nonché dell’incisione della chiave d’arco dello stemma del portale in via Vll settembre. Grazie per le notizie e le immagini che vorrete mandarmi al mio indirizzo email indicato sotto.