“Abbiamo tutte storie da raccontare e progetti da finanziare”. Così Frances McDormand ha festeggiato, posando a terra la statuetta e invitando tutte le donne candidate ad alzarsi, il suo secondo Oscar come attrice protagonista, per la straordinaria interpretazione di Tre Manifesti a Ebbing, Missouri. Un discorso non convenzionale all’insegna dell’orgoglio femminile, così come all’insegna dell’orgoglio femminile è il personaggio cui dà vita nella pellicola di Martin McDonagh, che il pubblico di D’Estate D’Autore, potrà vedere stasera, domenica 30 settembre a Parcocittà.
Una chiusura col botto, per la rassegna cinematografica in memoria del compianto don Paolo Cicolella, promossa da Parcocittà, Laltrocinema Cicolella, Circuito Cinema Cicolella, Fondazione Apulia Felix, Cinemafelix e Lettere Meridiane, con il patrocinio di Apulia Film Commission e dell’assessorato alla Cultura della Città di Foggia: Tre Manifesti a Ebbing, Missouri è stato tra i film più applauditi dell’ultima stagione cinematografica.
Inizialmente l’attrice non voleva saperne di interpretarlo, a convincerla è stato il marito Joel Coen, con cui aveva già vinto l’Oscar in Fargo.
Tre Manifesti è una black comedy intensa, dura, che ha esaltato la critica e commosso il pubblico, facendo incetta di premi in mezzo mondo.
La prima alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia venne accolta da un lungo applauso da parte del pubblico. Oltre l’Oscar per la migliore attrice non protagonista il film si è meritato la statuetta per il miglior attore non protagonista (Sam Rockwell), quattro Golden Globe (Miglior film drammatico; Migliore attrice in un film drammatico a Frances McDormand; Miglior attore non protagonista a Sam Rockwell; Migliore sceneggiatura a Martin McDonagh), cinque British Academy Film Awards (Miglior film; Miglior film britannico; Migliore sceneggiatura originale; Migliore attrice protagonista; Migliore attore non protagonista).
Il film racconta la storia di una madre Mildred Hayes, che non sa darsi pace per la morta drammatica di sua figlia, violentata e bruciata viva. Un anno dopo l’orrendo crimine, nota tre cartelloni pubblicitari in disuso sulla strada di casa sua, li prende in fitto e vi fa affiggere tre manifesti con su scritto: “Stuprata mentre stava morendo”, “E ancora nessun arresto”, “Come mai, sceriffo Willoughby?”
L’iniziativa della donna che intende trovare e punire l’assassino di sua figlia sconvolge la tranquilla vita della cittadina, e innesca una spirale di odio e violenza in cui tutti sono contro tutti, figli contro genitori, polizia contro neri ed omosessuali, e minando le basi della stessa convivenza civile.
Girato ad un ritmo serrato, sapientemente condito da sprazzi di commedia, Tre Manifesti conquista gli spettatori lasciando senza fiato fino all’ultimo fotogramma.
Stasera, domenica 30 settembre alle 20.30, a Parcocittà, ingresso 3 euro. In caso di temperatura rigida o maltempo, la proiezione si terrà all’interno. Non mancate, perché Tre Manifesti è tra i film più belli della rassegna cinematografica che ha accompagnato l’estate foggiana regalando al suo affezionato pubblico tante emozioni. Qui sotto il trailer.
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