Film sull’arte che è esso stesso arte. Cinema di rottura che pone domande attuali e inquietanti. Comunque grandissimo cinema. Tutto questo è The Square, che il pubblico di D’Estate D’Autore, la rassegna cinematografica in corso a Parcocittà per ricordare il grande Paolo Cicolella, decano degli esercenti cinematografici pugliesi scomparso recentemente (mercoledì è in programma l’evento ufficiale di commemorazione) potrà vedere, lunedì 10 settembre (ore 20.30, ingresso 3 euro).
Il film si è imposto all’ultimo Festival di Cannes, aggiudicandosi la Palma d’Oro e sorprendendo pubblico e critica con un mix irresistibile di ironia e provocazione, analisi sociale e umorismo “scorretto”, soprattutto sul mondo dell’arte contemporanea, consacrando Ruben Östlund (Forza Maggiore) come uno dei più originali cineasti contemporanei. Protagonista del film è Christian (Claes Bang), curatore di un importante museo di arte contemporanea di Stoccolma, nonché padre amorevole di due bambine.
Nel museo c’è grande fermento per il debutto di un’installazione chiamata “The Square”, che invita all’altruismo e alla condivisione, ma quando gli vengono rubati per strada il cellulare e il portafogli, Christian reagisce in modo scomposto, innescando una serie di eventi che fanno precipitare la sua vita rispettabile nel caos più completo. “Il quadrato è un santuario di fiducia e amore, entro i cui confini tutti abbiamo gli stessi diritti e gli stessi doveri”, si legge sull’opera The Square.
E attorno alla difficoltà di restare coerenti ai valori in cui si crede che quota l’impianto narrativo del film.
“In The Square – sottolinea il regista – ci troviamo di fronte alla debolezza della natura umana: quando proviamo a fare la cosa giusta, la parte più difficile non è essere d’accordo su dei valori comuni, ma comportarsi davvero secondo quest’ultimi. Ad esempio, come dovrei pormi verso i mendicanti se voglio promuovere una società più giusta e egualitaria dove la distanza tra ricchi e poveri scompaia? Dovrei mantenere uno stile di vita privilegiato che mi permette di dar loro qualcosa ogni giorno o dovrei cambiarlo radicalmente in modo di ristabilire un equilibrio maggiore tra me e loro? La crescita della povertà e del numero dei senzatetto nelle città occidentali ci presenta questo tipo di dilemma ogni giorno.”
Anche il protagonista del film, Christian, è un personaggio con vari aspetti contraddittori: è insieme idealista in quello che dice e cinico in quello che fa, è un uomo di potere ma anche un debole e via dicendo. È sensibile alle domandi sociali e esistenziali poste dall’installazione “The Square”. È convinto che quest’ultima sia un’idea eccezionale e spera davvero che l’arte possa cambiare il modo di pensare delle persone, ma al tempo stesso è un camaleonte sociale che sa bene come interpretare il suo ruolo di alto profilo nelle istituzioni, districandosi tra le aspettative di sponsor, artisti, visitatori, ecc.
Christian affronta interrogativi che tutti affrontiamo, circa il prendersi delle responsabilità, il fidarsi del prossimo e l’essere degno di fiducia, sul fatto di comportarsi moralmente. E quando si trova di fronte a un dilemma, le sue azioni entrano in conflitto con i principi per cui si batte: Christian appare allora come una contraddizione vivente, come molti di noi.
D’Estate D’Autore è promossa da Parcocittà, Laltrocinema Cicolella, Circuito Cinema Cicolella, Fondazione Apulia Felix, Cinemafelix e Lettere Meridiane, con il patrocinio di Apulia Film Commission e dell’assessorato alla cultura della Città di Foggia.
Ricordiamo, mercoledì 12 settembre (ore 20.30, ingresso gratuito), la serata evento dedicata a don Paolo Cicolella, con la proiezione del film che più piaceva all’indimenticabile fondatore di tante sale cinematografiche a Foggia e in provincia, Nuovo Cinema Paradiso e l’intervento di Fabio Prencipe, componente del cda di Apulia Film Commission che parlerà su Luoghi e protagonisti del cinema di Capitanata.
Qui sotto il trailer di The Square.
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