Luigi Augelli presidente del Comitato “Un Baffo Ferroviario per Foggia” rende noto che “finalmente è stata avanzata ed inviata via Pec al Presidente del Consiglio Comunale di Foggia Avv. Luigi Miranda, la richiesta di convocazione urgente del Consiglio Comunale di Foggia sottoscritta da 18 consiglieri comunali con all’ordine del giorno l’aeroporto Gino Lisa e la delibera dell’HUB intermodale e il sito che dovrà includere la seconda stazione ferroviaria a Foggia Sud.”
Complimenti ai diciotto consiglieri che hanno deciso di stringere i tempi della discussione in consiglio comunale su temi così importanti per il futuro di Foggia. Ma è il caso di ricordare, che dietro questa iniziativa c’è il virtuoso pressing della società civile foggiana e, in particolare, del Comitato guidato dallo stesso Augelli per quanto riguarda la questione ferroviaria, e del Comitato “Vola Gino Lisa” per quanto concerne invece lo scalo aeroportuale.
Che il Consiglio Comunale si pronunci in merito è importante, ed urgente. Soprattutto per la seconda stazione, che impegna direttamente le competenze dell’assise municipale e sulla cui localizzazione, come si sa, non c’è intesa tra RFI che realizzerà l’opera e l’amministrazione comunale.
L’opera non prevede la costruzione di nuovi binari, ma dovrebbe sorgere sul “baffo” che collega la Caserta-Foggia con la Bari-Foggia, bypassando l’attuale stazione ferroviaria. A meno di non voler utilizzare, potenziandola opportunamente, stazioni già esistenti, come quella di Incoronata.
Il progetto di RFI localizza comunque la seconda stazione al Salice Nuovo, nei pressi della chiesetta medievale di San Lorenzo in Carmignano, a cinque chilometri di distanza dall’abitato.
L’amministrazione comunale propenderebbe, invece, per una soluzione più prossima all’abitato, in un’area ubicata subito dopo il Quartiere CEP, vicino al Campo degli Ulivi.
Come si può facilmente intuire, non si tratta di una faccenda di poco conto, anche perché la questione chiama in causa una serie di variabili importanti: dall’impatto ambientale, al consumo di suolo, alla integrazione con le infrastrutture già esistenti.
C’è inoltre da considerare che da qualche settimana è ripreso, dopo anni di stasi, il percorso del nuovo PUG (Piano Urbanistico Generale) con l’affidamento dell’incarico allo stesso progettista, l’arch. Francesco Karrer, che curò la redazione del documento programmatico preliminare.
Per espressa ammissione dello stesso assessore comunale all’urbanistico, Francesco D’Emilio, intervenuto al qualificato convegno sul tema svoltosi qualche giorno fa a Parcocittà, di quel DPP approvato dal consiglio comunale tredici anni fa, resta poco o nulla, tante sono state le varianti che nel frattempo sono state realizzate o approvate.
Una buona ragione sia per coinvolgere lo stesso Karrer nella discussione sulla localizzazione della seconda stazione, sia per stringere i tempi.
Proprio in occasione del convegno, l’assessore D’Emilio ha reso noto che RFI ha individuato le fonti del finanziamento (che ammonta a 20 milioni di euro): dal punto di vista tecnico-finanziario il progetto è maturo. Ma bisogna evidentemente decidere dove farla, la stazione, e dato che la scelta sarà verosimilmente laboriosa ed avrà bisogno di tempi non brevissimi, è quanto mai opportuna la richiesta di convocazione del consiglio sull’argomento, per cominciare ad esaminare la questione, e – aggiungiamo noi – con il supporto di chi dovrà poi disegnare la Foggia del futuro.
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