La stagione turistica comincia sul Gargano in modo tutt’altro che entusiasmante. La Montagna del Sole finisce nella pagina che il Corriere della Sera dedica alle lettere e alle fotografie dei suoi lettori, con un’immagine tutt’altro che edificante e attrattiva.
È successo nella edizione di ieri, domenica 17 giugno.
Scattata da Giuliano Ligazzolo di Vicenza, la fotografia mostra un pino che si affaccia sul mare di Pugnochiuso letteralmente circondato da rifiuti, residuati da una colazione al sacco.
L’albero doveva avere ospitato all’ombra dei suoi rami una comitiva, evidentemente per un pic nic. Pantagruelico, a giudicare dai rifiuti abbandonati, da questi poco educati e poco civili turisti, che hanno addirittura appeso le buste di plastica contenenti i rifiuti ai rami dell’albero. Un pessimo spettacolo, ancora più grave e mortificante, considerando che siamo nel cuore del Parco Nazionale, che meriterebbe ben altra tutela e ben altra attenzione.
“Gargano, vicino a Pugnochiuso. La stagione delle vacanze si è appena aperta, ma gli incivili sono già arrivati!” è il commento amaro dell’autore della fotografia. Come dargli torto?
Spettacoli del genere danneggiano seriamente l’immagine del Gargano, già sotto tiro per le imprese della criminalità organizzata, che l’hanno fatto balzare agli onori della cronaca nera. E pensare che la splendida canzone portata a Sanremo da Max Gazzè, che ha reso celebre in tutto il mondo La leggenda di Cristalda e Pizzomunno era stata per Vieste e il Gargano una straordinaria cartolina.
Speriamo in una maggiora vigilanza ed in un maggior senso civico, che facciano in modo che scempi del genere non abbiano più a ripetersi.
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