Nella dura legge dello spettacolo, ci sono le “prime”, ma ci sono anche le “ultime”. E quella di domani sera, alle ore 18.30 nella Sala della Camera del Lavoro in via della Repubblica 68 a Foggia, sarà purtroppo l’ultima volta di Anziania Creativa e dello spettacolo Il meraviglioso filo del ricordo. La fine di una guerra è sempre il più bel goal, scritto e diretto da Bruno Caravella, sulla base delle testimonianze e delle storie degli anziani che lo interpretano.
Una vicenda intensa ma allo stesso tempo divertente, che prende le mosse dai giorni dell’occupazione alleata, nell’autunno del 1943, in una città distrutta dai bombardamenti dell’estate precedente.
Quei mesi difficili e i successivi anni della ricostruzione, vengono però visti e raccontati dallo sguardo e dalle esperienze dei ragazzi e delle ragazze di allora, che giocavano a pallone per strada, sotto il palazzo della Banca d’Italia, dove aveva sede il comando alleato, o che si consolavano dalle brutture delle guerra, partecipando e vincendo concorsi di bellezza.
Uno spettacolo sorprendente, struggente, un autentico prodigio di creatività in cui si alternano commozione e leggerezza, nostalgia e sorriso.
Musicoterapeuta e animatore culturale, ma anche cantastorie e poeta, Caravella è riuscito a comporre, partendo dai ricordi e dal desiderio di stare insieme di diciotto anziani foggiani che frequentano il Polivalente “Palmisano” di Foggia, un mosaico colorato e ricco di suggestione, che vi consiglio assolutamente di non perdere.
Interpretato da Giovanna Bianco, Nicola Cafagna, Domenico Carella, Giuseppe Circiello, Luigia Colabella, Carolina Delli Carri, Donato D’Oto, Maria Formez, Annamaria Frisoli, Andrea Idea, Nunzia Lombardi, Antonio Miglio, Paolo Narducci, Donato Petruzzi, Teresa Sforza, Lucia Violano, Dora D’Elia e Filomena Palmieri, lo spettacolo costituisce anche un efficacissimo esempio (e modello) di come la memoria possa diventare gesto creativo e comunicativo, e possa favorire l’incontro tra persone di una certa età, che vedono uno dei problemi più seri nella solitudine.
Non mancate.
Come già detto, la serata, promossa dall’Auser di Foggia, coinciderà con l’ultima rappresentazione de Il meraviglioso filo del ricordo.
Il Comune di Foggia non ha infatti rinnovato la convenzione che legava Caravella all’Istituto Palmisano. Veramente un peccato, far venire meno uno dei pochi presidi culturali e sociali cittadini, che dava sfogo, spessore e anima alle storie e al desiderio di raccontarsi agli anziani foggiani.
[Nella foto, il gruppo di Anziania Creativa, dopo la rappresentazione andata in scena sabato 7 aprile scorso, nella Sala Fedora del Teatro Comunale “U.Giordano”]
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