Chissà cosa avranno pensato Pietro Iemmello e Roberto De Zerbi stasera, uscendo dal campo di San Siro.
Sono certo che un pensiero all’infausto 12 giugno di due anni fa l’avranno rivolto. E si saranno sentiti soddisfatti, ripagati. Perché il tempo è signore.
Seicentosessantotto giorni dopo l’amaro pomeriggio di Foggia-Pisa allo Zaccheria, che molto immeritatamente portò in serie B i nerazzurri toscani allenati da Gattuso (immediatamente retrocessi, la stagione successiva) a scapito dei rossoneri allenati da De Zerbi (immediatamente promossi, la stagione successiva), la dea eupalla si è presa la sua rivincita.
Nel tempio di San Siro, il Benevento di Roberto De Zerbi ha asfaltato il Milan di Gennaro Gattuso.
I campani erano a un passo dalla retrocessione. Il Milan doveva vincere a fare un sol boccone degli uomini di De Zerbi, che hanno invece impartito una lezione di calcio ai milanisti.
È successo altre volte che l’ultima della classe vincesse a scapito di squadre blasonate, complicandone la classifica. Però si era sempre trattato di partite bizzarre, determinate dal caso, più che dagli effettivi valori in campo.
Invece il Benevento a San Siro se l’è meritata. Ha vinto giustamente.
E mister De Zerbi ha confermato di essere un grande allenatore, mentre Gattuso ha confermato di essere un allenatore appena bravino.
Come calciatore è stato un grandissimo. Come allenatore è sopravvalutato. Sicuramente è molto meglio come attore (lo ricordate quando, quel pomeriggio allo Zaccheria, colpito di striscio da una bottiglietta d’acqua semivuota, si accasciò come se fosse stato centrato da una bomba atomica?)
Non so voi, ma io stasera ho gioito di cuore.
La vendetta è piatto che si serve freddo, recitava il titolo di un bel film di Pasquale Squittieri. Stasera Roberto De Zerbi ha dimostrato di essere anche un grande chef. Come le cucine lui, le vendette, non ci riuscirebbe neanche Gianfranco Vissani.
P.S.: A testimonianza che la dea eupalla esiste, è viva, e lotta insieme a noi, è il caso di ricordare che De Zerbi si era preso già un altro sfizio nei confronti di Gennarino Ringhio Gattuso, quando il 3 dicembre scorso, il Benevento aveva conquistato il primo punto in serie A della sua storia calcistica pareggiando per 2-2 grazie ad una rete segnata dal portiere Brignoli. Ihihih.
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