Raccontiamoci in un clic: alla Catalano-Moscati laboratorio di video storytelling

Tonio Di Bitonto durante la lezione

La fotografia è una forma d’arte in cui l’autore collabora con la luce e i colori della natura. Fotografia significa proprio scrivere con la luce, e questa magia ha catturato per due ore gli alunni dell’Istituto Comprensivo Catalano-Moscati che frequentano il laboratorio di video storytelling nell’ambito del corso “Raccontiamoci in un click”, che rientra nel progetto di ampliamento dell’offerta formativa 2017-2018. Merito soprattutto della bravura di Tonio Di Bitonto, fotografo, cameraman e regista, autore di alcuni corti e storico collaboratore di testate giornalistiche compresa la Rai. È stato lui a guidare i ragazzi nella lezione intitolata “Narrare con le immagini”, una collaborazione a completo titolo gratuito.
Il racconto non poteva che cominciare dalla camera oscura, la scatola con un piccolo foro che diretta su un oggetto bel illuminato forma sulla parete interna l’immagine, più piccola e capovolta, del soggetto. Ecco spiegato come funzionano le macchine fotografiche. Quindi gli esperimenti con la luce colorata – bianca, rossa, verde, blu – con l’aula immersa nel buio a creare ancor più magia e con gli alunni catturati dalle parole del professionista foggiano. Ma i ragazzi e le ragazze del corso dovranno realizzare e produrre un video che racconti la loro scuola, le loro attività, anche il loro quartiere: quindi lezione anche sulle inquadrature, dal basso verso l’alto, dall’alto verso il basso o ad altezza pancia, in base al significato che si intende dare alla scena. E non sono mancate le domande dei motivatissimi piccoli aspiranti registi, da cosa è un ciak a come si costruisce una scena con gli attori. Alla fine della lezione, due ore volate e con i ragazzi e le ragazze che non avrebbero voluto interrompere quel viaggio tra e con le immagini, selfie di gruppo. Anche questa in fondo è una forma di fotografia. Il corso è articolato in 15 lezioni settimanali: appuntamento a mercoledì prossimo.
Maria Inserra


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Author: Geppe Inserra

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