Il Foggia fa poker. Adesso play off più vicini dei play out.

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Il Foggia fa poker e riconquista definitivamente lo Zaccheria. Se la vittoria con l’Avellino era avvenuta a porte chiuse, davanti ad uno stadio vuoto per la decisione del Prefetto, i satanelli hanno surclassato il Carpi tra gli applausi dei tifosi, che hanno visto il miglior Foggia del campionato.
Una splendida partita, quella degli uomini di Stroppa. Fin dall’inizio è sembrato di rivedere i rossoneri della scorsa stagione, con un gioco corale convincente, un pressing asfissiante, gli avversari sempre costretti nella loro metà campo.
La cura Nember ha dato i suoi frutti, ma c’è da sottolineare che questo momento magico della squadra dauna ha in Stroppa il suo protagonista indiscusso. Se il direttore sportivo ha trovato gli uomini giusti per supplire alla mancanza di esperienza che aveva messo in difficoltà la squadra nella prima parte del torneo, quello di Stroppa è stato un autentico capolavoro tattico.
Il mister ha disegnato la squadra attorno ad un modulo, il 3-5-2, più idoneo al torneo cadetto e che soprattutto riesce a dare un maggior equilibrio tra i diversi reparti. La difesa è più protetta e può giocare con più tranquillità (il Carpi non si è reso quasi mai pericoloso), il centrocampo tesse la trama del possesso palla con autorevolezza, grazie soprattutto alle grandi qualità di play maker di Greco. Il tandem Mazzeo-Nicastro si completa e si integra a meraviglia.
La prima rete è lo specchio del nuovo assetto tattico: intelligente passaggio filtrante di Martinelli (la sua miglior gara in maglia rossonera) per Nicastro, che ha fatto partire dalla destra un cross forte e teso per la testa di Mazzeo che ha insaccato.

E poi Kragl, autore di una doppietta che ha devastato e messo in ginocchio il Carpi. Il primo gol, segnato trasformando la solita punizione da trenta metri, ha annichilito le velleità degli ospiti che stavano tentando una timida reazione. Il secondo, tiro violentissimo di sinistro al termine di un’azione manovrata, ha chiuso la partita.
Kragl è il simbolo del nuovo corso rossonero, e della lungimiranza di Nember. Raramente un mercato invernale riesce a cambiare faccia ad una squadra: il direttore sportivo ci è riuscito alla grande.
Il Foggia non soltanto ha strameritato la vittoria, ma ha anche messo in mostra un gioco come si vede di rado sui campi di serie B, e non solo.
Una vittoria da incorniciare, e tutti sugli scudi: sicuro Guarna nelle poche circostanze in cui è stato chiamato in causa, maiuscoli Tonelli, Martinelli e Camporese che hanno veramente chiuso tutti i varchi. A centrocampo, oltre all’intelligenza di Greco e alla potenza di Kragl, Agnelli e Gerbo hanno corso ad un ritmo impressionante per tutti i novanta minuti. Buone le prove anche di Deli, Scaglia, Zambelli e Duhamel, a testimonianza che anche la panchina è divenuta qualitativamente competitiva.
Anche le statistiche confermano l’impressionante superiorità del Foggia: 63% contro il 37% il possesso palla a vantaggio dei satanelli, così come il bilancio dei tiri (7 per il Foggia, di cui 5 in porta, 5 per il Carpi di cui 2 nello specchio). 15 a 8 per il Foggia i calci di punizione, 6 a 4 per il Carpi i tiri dalla bandierina.
La quarta vittoria consecutiva rilancia la classifica rossonera. Il Foggia acciuffa il Perugia al 12° posto e si porta ad un solo punto di distanza dal Pescara di Zeman. Per la prima volta la zona play off (all’ultima piazza c’è il Parma con 37 punti) è più vicina (soltanto tre punti) della zona play out (6 punti, ma bisogna aspettare il risultato di Brescia-Ternana, in programma domani).
Altro dato significativo per il Foggia è la conferma della qualità dell’attacco: con i tre gol inflitti al Carpi i satanelli portano a 42 le reti messe a segno e diventano il terzo attacco del torneo. Meglio di quelli foggiani hanno fatto soltanto gli attaccanti di Empoli e Frosinone.
Si può sognare? Sì, secondo il telecronista di Sky, che durante la cronaca ha più volte sottolineato come la compagine foggiana sia tra le formazioni più in forma del torneo, proprio nel momento più caldo del campionato. E alla fine si è perfino lasciato andare: “i giocatori festeggiano il pubblico, il pubblico festeggia i giocatori, è un’alchimia che può portare lontano”.

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Author: Geppe Inserra

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