La memoria corta di Luigi Di Maio (di Maurizio De Tullio)

Il candidato premier del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, in procinto di fare il grande salto verso la guida del Paese, dovrebbe essere più cauto quando fa certe dichiarazioni. Pur essendo molto giovane (è nato ad Avellino nel 1986, ma da ragazzo risiede a Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli), difetta di memoria. Non parlo di quella storica, che di questi tempi non è certo materia gradita a partiti e movimenti populisti, ma di quella semplicemente personale. Se non ricorda nemmeno le cose che lo hanno riguardato l’altro ieri, come potrebbe ricordare quel che è accaduto in Italia tra il 2008 e il 2014? Insomma, per farla breve nella intervista rilasciata a Giovanni Floris, nella puntata di ieri (30.1.2018) del programma “Di Martedì”, in onda su La7, non ha detto la verità. E l’amnesia che lo ha colto è, per giunta, facilmente dimostrabile.
Alla domanda sul partito al quale avesse dato il suo primo voto, dopo aver tergiversato e dietro l’insistenza del conduttore, ha così risposto: “Nel 2006 ho dato il mio voto al partito Noi Consumatori”. Ma i conti non tornano.
Prima di tutto, quell’anno non ci fu alcuna tornata elettorale a Pomigliano d’Arco, perché si votò l’anno prima, nel 2005. Ed è soprattutto un mistero come abbia potuto votare la lista Noi Consumatori se a quelle elezioni quel partito non si presentò nella città di residenza dell’allora 19enne Luigi Di Maio.
Questa formazione politica si presentò, in effetti, alle elezioni provinciali, che si svolsero l’anno prima, ma anche in questo caso, non è possibile che Di Maio l’abbia gratificata del suo voto. Le elezioni si svolsero infatti il 12 giugno del 2004, quando il futuro vicepresidente della Camera dei Deputati non era ancora maggiorenne. Avrebbe compiuto 18 anni qualche giorno dopo, il 6 luglio.
Ma se Di Maio non ha potuto votare per Noi Consumatori, quando e per chi avrà mai votato? È verosimile supporre che il futuro leader del M5S abbia votato per la prima volta alle comunali della sua città nel 2005, forse per il suo amico De Falco, che due anni dopo, nel 2007, avrebbe fondato il secondo meetup grillino a Pomigliano: ma De Falco era candidato sindaco di una lista di centro-destra!
Naturalmente se ho raccontato frottole non avrò problemi a chiedere pubblicamente scusa a Di Maio. Per ora potete controllare quanto da me descritto entrando nel sito del Ministero dell’Interno, attraverso i collegamenti indicati.
Maurizio De Tullio

Questo è il collegamento che descrive i risultati delle elezioni comunali tenute a Pomigliano nel 2005:
http://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=03/04/2005&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=15&levsut1=1&lev2=51&levsut2=2&lev3=570&levsut3=3&ne1=15&ne2=51&ne3=510570&es0=S&es1=S&es2=S&es3=S&ms=S
Questo invece il link che conduce alle elezioni provinciali del 2004:
http://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=P&dtel=12/06/2004&tpa=I&tpe=L&lev0=0&levsut0=0&lev1=15&levsut1=1&lev2=51&levsut2=2&lev3=34&levsut3=3&ne1=15&ne2=51&ne3=5134&es0=S&es1=S&es2=S&es3=S&ms=S

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Author: Maurizio De Tullio

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