Una doverosa premessa. Il titolo della lettera meridiana che state per leggere non è dell’autore, ma il mio, ed esprime lo stato d’animo che ho provato dopo aver letto (e condiviso) la lunga e problematica riflessione dell’amico Franco Antonucci, che aveva proposto un titolo assai più coerente con l’articolo, ma altrettanto problematico: A FOGGIA APRE IL CASELLO A14 SULLA ZONA INDUSTRIALE INCORONATA. UN EVENTO QUALSIASI O OCCASIONE PER UN NUOVO MODELLO TERRITORIALE?
Troppe volte il territorio ha bruciato, o si è più semplicemente fatto scivolare addosso, opportunità interessanti, opere ed interventi pubblici che avrebbero meritato una diversa considerazione, ed avrebbero potuto accendere nuovi orizzonti di sviluppo. Basti pensare all’aeroporto Lisa.
Ma le opportunità sono rimaste al palo. Le potenzialità sono restate inespresse. Di qui l’inquietante sensazione di una implosione del modello di sviluppo che il territorio ha perseguito negli ultimi decenni. L’apertura del secondo casello autostradale, nel cuore dell’area industriale, schiude effettivamente nuovi orizzonti. Ma l’evento non sembra, fino ad oggi, aver provocato il confronto che sarebbe stato necessario, anche alla luce dei grandi temi messi in evidenza da Antonucci.
E voi, che ne pensate? Leggete l’articolo di Franco Antonucci, dite la vostra. (g.i.)
A Foggia ha aperto il secondo Casello autostradale sulla A14 (dorsale adriatica lunga), in corrispondenza della più grande Area industriale territoriale, provinciale ed oltre, di connessione lunga con l’intero territorio pugliese, meridionale ed oltre. Circa 650 ettari attuali, con previsione di ampliamento a 850 ettari (adozione CC/Fg in aprile 2009, su proposta Consorzio ASI/FG).
Che succederà ora? Come in tante altre occasioni territoriali, e usuali in Capitanata, probabilmente sarà un evento accolto come una cosa ordinaria. Oppure sarà il motivo oggettivo per un ripensamento globale.
In un territorio, che diversamente alla maggior parte delle province italiane, si presenta come un reticolo territoriale, solo di fatto congruente, composto da cinque/sei città importanti, con altrettanta rete infrastrutturale articolata, multi-intersecata, comprendenti particolari ambiti territoriali, tra loro variegati, mai in precedenza perfettamente coordinati e sinergizzati.
Il discorso sul tema particolare della Capitanata (Provincia di Foggia) può sembrare ad uso ristretto dei suoi abitanti, ma, al contrario, è un argomento esportabile altrove, come il dibattito sulla pianificazione di Area vasta, chiamata di recente in causa a seguito dei cambiamenti degli assetti provinciali, ma mai chiaramente definita come ambito disciplinare specifico. Trasferibile anche in tutti i casi nei quali occorre ricucire gli analoghi reticoli territoriali interprovinciali.
Il Casello FOGGIA INCORONATA è stato aperto al traffico, in ritardo rispetto all’apertura del Centro commerciale GrandApulia proprio in zona ASI Incoronata, che nel frattempo si sta specializzando quale Area aperta al territorio, con una specifica connotazione di Parco di attività urbana/territoriale, industriale e mix-polifunzionale. Aveva proprio bisogno di questa nuova Porta per riprendere la sua funzione di baricentro di un più complesso modello di sviluppo territoriale integrato di cui al Piano di sviluppo tematico territoriale ASI, composto da altri otto Agglomerati industriali satelliti (alcuni attivi, altri ancora in attesa di nuovi eventi), posti sulle grandi direttrici radiali della storica conformazione di sottofondo della Transumanza abruzzese-pugliese, ed anulare concentrica dovuti all’imponente intervento di Bonifica del Tavoliere nella prima metà ‘900.
Sono di certo tutti segnali forti soprattutto per l’Area industriale del Consorzio ASI di Foggia, che di recente ha ricostituito i suoi Organi istituzionali, quindi per la contigua città di Foggia e, soprattutto, per l’intera Capitanata, finalmente vista come Sistema territoriale organico.
Quest’ultima è caduta negli ultimi decenni in una profonda crisi di “marginalizzazione” endemica, anche in ambito regionale pugliese, per motivi interni ed esterni, i cui effetti più evidenti si vedono nelle perdite dei suoi pezzi più pregiati.
Quindi non solo con l’urgenza di un immediato recupero particolare, ma anche con la necessità di un vero Progetto di territorio integrato globale, magari sollecitato proprio dalla considerazione della nuova una prospettiva vasta, che lo stesso Casello autostradale apre. Con una inaspettata moltiplicazione di effetti.
Il nuovo Casello concorre, su uno dei canali dorsali adriatici più importanti nell’intero sistema autostradale italiano, alla costituzione di una nuova ipotesi di accorciamento reale e psicologico dei collegamenti di medio-lungo raggio, anche in termini di derivazioni trasversali su Foggia (Adriatico-Tirreno) e diagonali (Molise, Basilicata), con una nuova e più marcata centralità della stessa Area attrezzata Incoronata, che si configura in questo caso come un Nodo volano urbano territoriale, per un diverso e più coinvolgente modello globale pluri-tematico.
Il nuovo Casello si relaziona direttamente, e più intensamente, con lo Scalo ferroviario intermodale ASI-Lotras, nel cuore dello stesso Agglomerato ASI, e che, grazie ad alcuni interventi diretti della stessa Società Lotras – Leader in Italia e Comunità europea per la Logistica ferroviaria -, è diventato uno dei importanti Nodi ferroviari della Logistica integrata pugliese-meridionale. Prossima previsione/finanziamento di una grande magazzino/stoccaggio merci.
A ciò si aggiungono, da una parte la previsione di un ulteriore nodo logistico proposto dal Masterplan di conversione produttiva dell’attività saccarifera dell’ex-SFIR, dall’altra la filante posizione ferroviaria di Incoronata sulla dorsale ferroviaria nazionale adriatica e trasversale tirrenica, per una particolare e favorevole condizione di facile strutturazione rispetto alle recenti prospettive ferroviarie dell’Alta velocità e Alta capacità.
Grazie al nuovo Casello riprende quota anche un recente progetto ASI di Connessione integrata tra il Polo logistico di Incoronata e il Polo portuale Alti Fondali di Manfredonia, che facilita la costruzione di un nuovo Schema territoriale – Territorio Snodo di Capitanata d grande rilevanza nazionale (MIT) e comunitaria.
Con contestuale recupero e valorizzazione del Porto industriale di Manfredonia allo stato attuale in stallo relativo, restituito al circuito dei servizi dell’intero hinterland produttivo interno, quindi come nuova connessione intermodale via mare, anche a supporto della prossima Alta capacità Napoli-Bari, via Incoronata. Avvalorando l’ipotesi del PRT (Piano regionale dei trasporti pugliesi) del Porto medesimo come Casello regionale delle Autostrade del mare nord-sud.
Il nuovo Casello autostradale rilancia la funzione dell’Area ASI Incoronata e il suo Consorzio, come occasioni di innesco strategico, anche in termini di una Industria più adeguata (sostenibile) rispetto alle reali vocazioni territoriali, che sono Agricoltura, Turismo e Servizi soprattutto logistici di Nodo-Cerniera lunga.
Il nuovo Casello autostradale diventa l’iniziativa di punta per un cambiamento territoriale globale. zona Incoronata baricentro territoriale raddoppiato, tematico-globale. Foggia, che offre un nuovo supporto di Servizi territoriali alla stessa Area Attrezzata ASI e a scala vasta provinciale, grazie al tramite-Incoronata, recuperato ad una diversa funzione totalizzante, integrata, di città capoluogo di Provincia a sua volta ricomposta.
È inevitabile che la grande Area industriale urbana-territoriale di Incoronata diventi nel nuovo contesto sopra delineato, una nuova “figura urbanistica” urbana e territoriale, in bilico tra pianificazione territoriale tematica e pianificazione territoriale globale.
L’Area ASI di Incoronata diventa a maggior ragione un “Parco di attività” nuovo e diverso di un solo progetto a ciò specifico. Consistente in un mix di nuovi ruoli urbani-territoriali e economici-produttivi in senso lato. Ma anche in innesco di un sistema, che, in forma unitaria, ricostruisce un più efficace modello a Rete lunga. “Urbanità allargata-allungata”, con contestuale interscalarità flessibile. Dando per scontata la prevalenza del termine di produttivo, che è onnicomprensivo, al cui interno ri-comprende anche il più rigido termine di industriale netto.
Una definizione pluri-funzionale prima di tutto di Area Attrezzata specifica, in ragione di Servizi a tutto campo, di Area e di eccellenza territoriale vasta; comprensiva di tutte le altre destinazioni di carattere urbano speciale. Quindi come una specie di Area complementare urbana, non più reietta come detrattore industriale. Quindi in induzione più vasta, questa per il tramite proprio della città di Foggia, nuovo baricentro globale territoriale a tutti gli effetti.
Servizi di Area e di territorio; Ricerca/Innovazione di Area e di territorio, con specifici settori e vocazioni – Agricoltura/Agroalimentare/Agroindustriale; Istruzione specializzata e non; Attività commerciali di Area e di bacino territoriale vasto; Servizi ecologici di Area e di territorio; Parchi energetici di Area e territoriali, anche in forma consortile allargata; Residenza di stretto supporto; Attività ricettive organizzate, B&B, Booking ricettivi, Alberghi, Motels e Servizi di supporto al turismo in genere; Attività logistiche di tipo allargato (anche in ragione della vocazione Capitanata Cerniera meridionale nord-orientale); Attività per il tempo libero, sport, spettacolo; Verde ecologico, Verde di arredo, Verde Parco, attrezzato e non; Creazione di Paesaggio industriale, etc.
Il Parco di attività Incoronata, ora suggellato dal nuovo Casello autostradale, amplia tutti i temi possibili. Una specie di nuovo scambiatore di temi e funzioni ampliate senza limite. Una immensa porta aperta sul territorio vasto. Provincia e dintorni. Messa in Rete vicina e lontana.
Aumenta il concetto della flessibilità territoriale, ricomposta di volta in volta secondo il metodo di processo di un nuovo “insieme strategico” dinamico. Sottolineando la necessità che le pianificazioni strategiche in genere si convincano che non sono fotografie a scatto fisso, ma, soprattutto loro, diventano parallele alle evoluzioni che descrivono e proiettano davanti.
Il Parco di attività di Incoronata come un simil Quartiere urbano più mix, o Schema territoriale espandibile, con un più intenso ruolo di intermediazione reciproca. Ovvero un simil Patto città-campagna facilitato, con una funzione di Scambiatore urbano comunque reversibile.
Si arricchisce anche il concetto di Paesaggio produttivo-industriale, riportato nell’ambito del Paesaggio urbano in generale, categoria già in un certo senso di recente più accettata.
Struttura poli-urbana, poli-strutturale, poli-culturale al tempo stesso.
Cambiano e si moltiplicano di colpo, così, i termini e requisiti di Accessibilità dell’Area e del territorio globalmente inteso,
Il nuovo Casello in particolare si apre anche al territorio dei cinque Reali Siti (Orta Nova più), quindi al Subappennino meridionale, grazie al recente ampliamento ANAS della Statale adriatica SS.16, e ai suoi duplici svincoli sfalsati, alla testa e coda di Agglomerato ASI Incoronata.
Il discorso è ripetibile, di conseguenza al macro intreccio dei grandi Collegamenti territoriali corti/medi/lunghi, di cui la Capitanata è dotata, sia pure con insufficiente coordinamento, e rispetto ai quali il nuovo Casello diventa un nuovo nodo riequilibrante.
Il progetto ASI di Connessione tra il Polo logistico integrato Incoronata e il Porto industriale di Manfredonia (introdotto a suo tempo nel Piano strategico della Capitanata 2020) rappresenta ora non più soltanto un’opzione aggiuntiva, ma un’esigenza di allungamento dell’Incoronata verso il mare.
La Capitanata potrebbero così ritorna a potersi realmente connettere ai nuovi grandi canali dei flussi nazionali e comunitari: Polo logistico integrato Incoronata + Polo logistico integrato Porto di Manfredonia.
La revisione aggiornata dello specifico Agglomerato ASI Incoronata, deve senz’altro basarsi su nuovi concetti delle filiere produttive territorialmente correnti, abbandonando il metodo casuale del “ben venga chiunque vuole”, privilegiando le tipologie produttive vocazionali e il conseguente effetto sviluppo indotto/inducente. Un modello capovolto rispetto al passato.
Il territorio non subisce ma sceglie. Con una migliore commistione mixata, per parti omogenee medie, piuttosto che per singoli episodi. Migliore organizzazione, secondo localizzazioni mirate, omogeneizzando e minimizzando i flussi, soprattutto attraverso la nuova porta autostradale.
La nuova Area Attrezzata Incoronata, fino ad oggi segregata, anche perché più indipendente, si veste di nuovo e di più variopinto, e così la città che le sta da presso, e così il territorio che segue quasi all’infinito. Non più gerarchie, ma strutture orizzontali, con nuova isotropia territoriale, resa possibile dalla parallela isotropia delle strutture/infrastrutture territoriali. Ogni parte sussidiaria all’altra.
Si intravedono, così, una serie di azioni conseguenti al particolare momento di cambio di passo, che il Casello di certo impone, con ordine progressivo di opportunità e necessità :
- Azione di Marketing produttivo-industriale, ad iniziativa prioritaria del Consorzio ASI Foggia, con l’eventuale supporto del Comune di Foggia, della Provincia, ed altro, per promuovere le nuove capacità potenziali dell’Area, con contestuale co-interessamento induttivo degli altri Agglomerati ASI satelliti (sistema di sviluppo industriale policentrico ASI a scala provinciale). Come detto intersecato al, sviluppo globale.
- Costruzione di una più visibile coerenza rispetto ai grandi Piani territoriali esistenti : PTCP – Piano di coordinamento provinciale (nella famiglia nazionale uno degli strumenti più analitici), con adeguata attuazione ai suoi POI – Piani operativi poco utilizzati; PPTR – Piano Paesaggio Puglia, che meglio dosi adatta alle vocazioni agro-turistiche della Capitanata.
- Ripresa del Piano di adeguamento/ampliamento dell’Agglomerato ASI Incoronata, con una visione di maggiore integrazione urbana-territoriale.
- Piano di azione strategica ASI, a scala dell’Area di Incoronata e territoriale vasta, secondo le dimensioni del Piano industriale ASI.
- Revisione della azione strategica ASI nell’ambito del Piano strategico Capitanata 2020, muovendo l’aggiornamento/adeguamento della intera visione strategica complessiva.
Il nuovo Casello autostradale Incoronata infilza tutto questo soprattutto sul piano della mobilità globale. Ma non solo.
Diventa un nodo scoagulante alla grande scala, con nuove espedienti :
- Nuova punteggiatura e tessitura struttura radiale inter-territoriale, quindi della Struttura pluri-anulare della storica Bonifica di Capitanata.
- Nuova gerarchizzazione della Struttura stradale, ferroviaria, marittima di enorme diffusione.
- Costruzione di posizionamento definitivo della grande Cerniera territoriale di Capitanata, a partire dalla costituzione di una Cerniera Incoronata, in tale caso considerata come una ripartenza di nuovi nodi a sviluppo concentrico espanso.
- Un nuovo concetto urbanistico-territoriale di svolta, che apre gli occhi su un nuovo mondo.
Sulla base di tutto questo come verrà interpretato ed attualizzato il nuovo Casello nel nuovo contesto e in un diverso Quadro di Capitanata in divenire? Sarà l’occasione per ritornare a pensare con una visione globale? Minimizzeremo come è nostro solito? Accorgendoci soltanto dopo che gli eventi ci hanno sfiorato potevano essere il vero cambio di rotta.
Eustacchiofranco Antonucci. 16-01-2018
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