Prende corpo e mette le ali il sogno di ridare vita al palazzo regale che Federico II fece costruire a Foggia, affidando il progetto artistico ad Edoardo Tresoldi, autore della spettacolare ricostruzione della basilica paleocristiana di Siponto.
Interpellato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, l’artista ha manifestato la sua disponibilità a studiare l’idea, dichiarandosi onorato “dell’interesse spontaneo nato tra i foggiani…”
“Ho bisogno di studiare e pensare a lungo se il mio linguaggio possa integrarsi con il genius loci” puntualizza Tresoldi, dicendosi “molto legato a Manfredonia ed a tutta la Puglia.”
L’artista è molto rispettoso dell’identità dei luoghi e dei beni su cui opera: “La forza del lavoro della Basilica di Siponto – dice ancora nella mail inviata alla redazione foggiana del quotidiano regionale – era data dalla sua specificità, dal racconto che abbiamo potuto creare e sviluppare sulla storia del sito. Ultimamente sto ricevendo diverse proposte per ricostruire e re-interpretare edifici storici e siti archeologici da tutto il Mondo. Ne sono orgoglioso, ma allo stesso tempo consapevole dell’importanza che questi luoghi rivestono per l’identità e la storia delle comunità. Ho bisogno di studiare e pensare a lungo se il mio linguaggio possa integrarsi con il genius loci ed il paesaggio, arricchendolo ma rispettandone la sua identità.”
Una necessità, questa, condivisa dall’ampia ed attenta platea che qualche giorno fa ha partecipato al convegno promosso sull’argomento dall’associazione degli Amici del Museo. Il palazzo di Federico II, di cui sono purtroppo giunte fino a noi solo poche e sparute vestigia (l’arco d’ingresso e l’iscrizione, murate nel fianco laterale del Museo Civico, dopo essere miracolosamente sopravvissute ai bombardamenti della tragica estate del ’43) costituisce un elemento fondamentale dell’identità e della storia di Foggia.
L’idea di valorizzarlo attraverso il recupero virtuale ed artistico del Palazzo imperiale era stata lanciata dal giornalista-scrittore Giovanni Cataleta e sostenuta da Lettere Meridiane con una petizione che ha raccolto oltre 1.600 firme. Il partecipatissimo convegno svoltosi al Museo Civico ha confermato la grande sensibilità ed attenzione della cittadinanza foggiana verso questo tema.
La disponibilità manifestata da Tresoldi costituisce un ulteriore passo in avanti in un cammino che si preannuncia complesso, ma affascinante. Il progetto potrebbe diventare un percorso condiviso, un laboratorio aperto, una sorta di work in progress sul quale coinvolgere istituzioni ed associazioni culturali, scuole, giovani.
Nella foto che illustra il post, il titolo e la fotografia dell’articolo pubblicato sulla prima pagina della Gazzetta di Capitanata di oggi.
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