Pulita la chiesa di San Tommaso, ma i lavori di recupero slittano a tempo indeterminato

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Quel che è giusto, è giusto, e va detto. Ricordate la denuncia di Lettere Meridiane sull’avvilente situazione di sporcizia e di degrado che abbruttiva la facciata della Chiesa di San Tommaso?
Dietro la recinzione che circonda il perimetro della più antica chiesa cittadina si era accumulata tanta sporcizia e persino rifiuti.
L’Amiu ha provveduto alla pulizia e preso in carico l’area che adesso, come mostrano le foto, si presenta senz’altro più decorosa.
Certo, resta l’amarezza per quella recinzione, destinata a restare lì per chissà quanto tempo.
L’area che circonda il tempio è stata messa in sicurezza: da tempo l’edificio è inagibile, e sono necessari lavori di consolidamento e di restauro, per il quale la Chiesa aveva anche ottenuto un cospicuo finanziamento: un milione e 150.000 euro.
Era stato predisposto un progetto ma, al momento di mandarlo a Bari con il relativo carteggio, sembra che i sacerdoti responsabili dell’appalto non se la siano sentita di sottoscriverlo, ragion per cui lo stesso Arcivescovo, mons. Vincenzo Pelvi, avrebbe bloccato la procedura.
La somma concessa dalla Regione Puglia doveva essere la prima tranche di un più ampio finanziamento, che avrebbe consentito di coprire l’intera spesa necessaria. Pare, invece, che i prelati non se la siano sentita di avviare i lavori in assenza di certezze sulla copertura finanziaria, nonostante che dalla Regione Puglia avessero fornito ampie rassicurazioni che sarebbero state erogate ulteriori tranche, sia il governatore Michele Emiliano che l’assessore al bilancio, Raffaele Piemontese, che si era particolarmente impegnato per la concessione del contributo.

Conclusione: il finanziamento è sfumato e con esso una preziosa, insostituibile opportunità per avviare il recupero di una chiesa che per Foggia ha un inestimabile valore storico e identitario.
Secondo la tradizione, il tempio sorse per accogliere l’Iconavetere, subito dopo il prodigioso ritrovamento del tavolo della Madonna dei Sette Veli, patrona del capoluogo dauno.
Un brutto colpo alle speranze di quanti sognano che la Chiesa possa riaprire i battenti. Adesso, non si sa se e quando potranno essere cantierizzati i lavori.
È possibile leggere tutta la rocambolesca storia del progetto e del mancato finanziamento nel blog di don Fausto Parisi.

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Author: Geppe Inserra

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