Quando il Foggia battè il Napoli, e superò Inter e Milan

Il gol di Pavone, con il numero 11, al Napoli

Nella storia del calcio rossonero, si raccontano e si ricordano l’epopea di Zemanlandia, oppure la leggendaria prima volta in seria A dei satanelli guidati da Oronzo Pugliese, esaltata dalla vittoria ai danni dell’Inter campione del mondo di Herrera e Facchetti, o, nella migliore della ipotesi, il Foggia di quel grande uomo ed allenatore che è stato Tommaso Maestrelli, che sulla panchina foggiana si aggiudicò il seminatore d’oro.
In realtà, ci sono state altre formazioni degne di essere ricordate, e protagoniste di imprese che non hanno avuto il giusto peso nella memoria collettiva dei tifosi.
Una di queste è sicuramente la prima, storica vittoria del Foggia sul Napoli in serie A, il 4 gennaio del 1974, allo Zaccheria. Un successo griffato dalla firma di  Peppino Pavone che sfruttò alla perfezione un assist dell’indimenticabile Giorgio Rognoni, che ritengo sia stato il giocatore di maggior classe che abbia mai indossato la casacca rossonera (affiancato, nella mia personalissima opinione da Giovanni Stroppa e Albertino Bigon).
Il Foggia disputava il suo quinto torneo in serie A, ed era allenato dal grande e troppo presto dimenticato Lauro Toneatto, che l’aveva riportato nella massima divisione due anni dopo la sfortunata e ingiusta retrocessione toccata alla squadra allenata da Maestrelli.
Quando il Napoli, che era guidato da Vinicio ed era indicato tra le favorite del torneo, arrivò allo Zaccheria, i satanelli erano stati protagonisti di un buon avvio di campionato, con due sole sconfitte, entrambe esterne, rimediate a Torino con la Juventus e a San Siro con l’Inter.
Quel pomeriggio, l’allenatore schierò Trentini tra i pali, sulla linea difensiva Cimenti, Colla, Pirazzini e Bruschini, a centrocampo Pellegrino Valente (era stato proprio Toneatto a inventare nell’inedito ruolo di mediano il foggiano), Delneri e Liguori, in attacco Silvano Villa, Rognoni e Pavone. In panchina sedevano Giacinti, Luigi Villa e Golin.
Si giocò agli ordini di Rosario Lo Bello, mitico arbitro di Siracusa nonchè deputato democristiano, che al Foggia non ha mai portato particolarmente bene, in un pomeriggio nuvoloso e a tratti piovoso, ma con temperatura mite, davanti a 32.604 spettatori.
Toneatto schierava una sorta di 4-3-3, che più modernamente oggi si definirebbe 4-3-1-2: in realtà Rognoni indossava la maglia numero nove ma era un centravanti atipico, e difatti aveva licenza di spaziare, giocando a tutto campo.
Il gol rossonero venne propiziato proprio da una geniale  intuizione dell’ex milanista, che al 33’ del primo tempo, approfittando di una rapida ripartenza dei rossoneri si smarcava sulla sinistra facendosi trovare pronto a raccogliere un intelligente assist di Villa, servito a sua volta da Pavone.

Con un cross tagliato quanto bastava a mettere fuori causa i difensori azzurri Zurlini e Bruscolotti, Rognoni serviva una palla col contagiri a Pavone che non aveva difficoltà a mettere la palla in rete, alle spalle dell’incolpevole Carmignani.
“La vittoria del Foggia è stata limpida. Si è concretizzata con un goal che ha certamente premiato la sua più bella azione in una manovra a largo respiro, condotta con intelligenza” scrisse l’inviato de L’Unità, Michele Muro, che chiosò: “L’entusiasmo che abbiamo incontrato a Foggia, prima durante e dopo la partita è pienamente legittimo e giustificato. Qui non si sogna ad occhi aperti, non si fanno previsioni di gloria, si valuta in base ai fatti. E i fatti dicono che questa sera il Foggia ha 15 punti in classifica, tanti quanti ne ha il Napoli.”

E non solo. La prima vittoria di sempre ottenuta in serie A dal Foggia sul Napoli, propiziò anche il sorpasso in classifica dei satanelli sull’Inter e sul Milan, circostanza che spinse la redazione sportiva dell’Unità a titolare a nove colonne, come vedete nella foto qui a fianco: Il Foggia scavalca Inter e Milan. Niente da dire i pugliesi sono una grossa realtà. 
Le pagelle di Muro premiarono quali migliori in campo Pirazzini e Pavone (8), voti al di sopra della sufficienza anche per Trentini, Cella, Delneri e Rognoni.
Purtroppo, com’era già successo due anni prima al Foggia di Maestrelli, anche questo campionato non si concluse positivamente per i satanelli, che dovettero subire un’altra clamorosa ingiustizia. Ma questa storia ve la racconto un’altra volta.
Geppe Inserra
Qui sotto potete vedere gli highlights della partita. Se volete scaricare la pagina de L’Unità che ospita la cronaca della partita cliccate invece qui.

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Author: Geppe Inserra

1 thought on “Quando il Foggia battè il Napoli, e superò Inter e Milan

  1. Caro Geppe, condivido il tuo giudizio su Giorgio Rognoni ma i 32.604 spettatori dove stavano? Non allo "Zaccheria" che, statisticamente, non poteva ospitarne più di 25.500! Cordialmente (Maurizio De Tullio)

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