La foto colorizzata di oggi è dedicata ad una piazza tra le più amate dai foggiani. Piazza San Francesco vennero realizzata negli anni Sessanta. La pietre che sorreggono la statua dedicata al Poverello di Assisi provengono direttamente dalla cittadina umbra che dette i natali al patrono d’Italia.
La cartolina “colorizzata” mostra com’era la piazza quando venne inaugurata: un luogo ameno, che attirava le famiglie. Quando ero bambino mi piaceva molto quando i miei genitori mi ci portavano: dalla cascatella posta sotto la statua sgorgava dell’acqua che alimentava la vasca sottostante, nella quale nuotavano allegramente decine di pesci rossi. Vi era l’usanza di gettare nell’acqua, un po’ come a Piazza Navona a Roma, monetine da cinque o dieci lire. Ignoro chi ne traesse beneficio.
Oggi, la piazza è notevolmente degradata. Il monumento letteralmente assediati dalle onnipresenti e pervasive strisce blu dei parcheggi. La foto d’epoca ritrae invece una piazza quasi del tutto sgombra dai veicoli. Cosa abbastanza rara anche allora, tenuto conto che nella piazze c’era il capolinea di diverse linee pubbliche, nonché delle auto che svolgevano privatamente servizi di trasporto, per la cittadina delle provincia più vicine al capoluogo.
Ricordo che tutti i giorni, o quasi, durante il periodo estivo, Lettere Meridiane regala ad amici e lettori antiche foto in bianco e nero, cui vengono applicate le tecniche prima descritte.
Trovate le immagini “colorizzate” precedenti qui.
Qui sotto, invece, i collegamenti per scaricare le foto offerte oggi, in alta risoluzione..
- Piazza San Francesco a colori (alta risoluzione)
- Piazza San Francesco in bianco/nero (alta risoluzione)
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La lapide posta sulla destra (per chi guarda) recita: "AL PATRONO D'ITALIA/ IL COMUNE-IL POPOLO/ DI FOGGIA/ SINDACO GIUSEPPE PEPE/ VESCOVO MONS. PAOLO CARTA/
19-6-1955/ PROGETTISTA ING. D. PADALINO".
Sempre sulla destra c'è una lastra di pietra con la scritta "RICAVATA DALLE ROCCE DI ASSISI", che ritengo si riferisca alla sola lastra non a tutto il complesso.
I turisti a Roma lasciano cadere monetine nella Fontana di Trevi.