Una simpatica famigliola composta da padre, madre e una ragazza giunge all’aeroporto (manco a dirlo, quello di Bari Palese) e trova ad accoglierla nientemeno che un direttore d’orchestra, che dà inizio ad una sinfonia che accompagna i tre turisti nel loro tour pugliese. Si comincia da Alberobello, per passare ai centri storici di Presicce, Locorotondo e Monopoli, dove la famiglia di turisti incontra artisti di strada, musicisti e acrobati, perché “in Puglia lo spettacolo è ovunque”.
Ovunque, ma non in provincia di Foggia.
Quel che vi abbiamo raccontato è il plot del nuovo spot turistico della Regione Puglia, realizzato da Pugliapromozione, sotto l’egida dell’assessora regionale all’industria turistica e culturale, Loredana Capone.
I “credit” che escludono del tutto la Capitanata |
Con buona pace di quanti si affannano a sostenere che non è vero che i baresi e i salentini pensano soltanto alla promozione dei loro territori, la Capitanata è praticamente assente dallo spot regionale. Per la verità, nella sequenza forse più suggestiva dell’intero videoclip si vede una ballerina che danza di notte nella splendida installazione della basilica paleocristiana realizzata a Siponto da Edoardo Tresoldi. Ma la localizzazione di questo gioiello d’arte e di archeologia viene allegramente omessa nei crediti finali. Manfredonia c’è, ma non si vede.
Non c’è il resto del Gargano. Non ci sono le Isole Tremiti. Non c’è Vieste ovvero la cittadina pugliese che vanta il più alto numero di arrivi e presenze. Non c’è Monte Sant’Angelo che pure è patrimonio dell’umanità tutelato dall’Unesco, e non c’è San Giovanni Rotondo, riconosciuta capitale del turismo religioso nel Mezzogiorno. E non ci sono i Monti Dauni… i Grifoni di Ascoli Satriano, e via dicendo.
A scendere subito in campo contro questo ennesimo schiaffo inferto dalla Regione alla Capitanata l’emittente SharingTv diretta da Domenico Di Conza, che nell’ampio servizio che potete vedere più sotto ricorda che non si tratta della sola “svista” di Pugliapromozione a danno della Capitanata, e stigmatizza l’esclusione della provincia di Foggia dalla visita dei buyers enogastronomici di Hong Kong nonché l’esclusione delle imprese daune tra quelle invitate a partecipare alle giornate pugliesi di Expo 2017 in Kazakistan.
Michele Loffredo, giornalista ma anche dirigente regionale di lungo corso della Regione Puglia, punta direttamente in dito contro l’assessore Capone, tacciandola di “ignoranza ingiustificabile da parte di chi per mestiere fa l’assessore regionale.”
C’è un modo per manifestare, e nel modo più democratico possibile, il disappunto dei cittadini di Foggia e della Capitanata per l’improvvido e parziale spot di Pugliapromozione. Andate, come ho fatto io, alla pagina di YouTube che ospita il video (la trovate a questo collegamento) e cliccate sul pulsante del “pollice verso”. Subissiamo Pugliapromozione di “non mi piace”.
In un post pubblicato sul profilo Facebook di SharingTv, il direttore Di Conza ipotizza la possibilità di una class action contro Puglia Promozione e la Regione Puglia. “Sharing TV – annuncia Di Conza – lancia una campagna di sensibilizzazione per dire basta a questo inaccettabile comportamento di Pugliapromozione che mortifica e umilia il territorio della Daunia e della Capitanata.” Il direttore invita quanti si sentono offesi dallo spot a scrivere a direzione@sharingtv.it con la frase “Lo spettacolo è anche in Capitanata! chiediamo l’immediato ritiro dello spot, le dimissioni dei responsabili di Pugliapromozione e la realizzazione di uno spot che davvero mostri che lo spettacolo in Puglia è ovunque! Chiediamo infine di sapere chi ha realizzato questo spot e quanto è costato alla Regione Puglia realizzarlo, oltre i documenti che raccontino tutte le fasi dal bando all’aggiudicazione della eventuale gara per realizzare uno prodotto che non rappresenta la Capitanata”.
“Chiedo al Presidente della Provincia, Francesco Miglio, ai Sindaci di tutti i Comuni, al Presidente della Camera di Commercio di Foggia, all’Avv. Vincenzo Rocco, a tutte le organizzazioni sindacali e di categoria – conclude Di Conza – di verificare se ricorrano le condizioni per una class action contro Puglia Promozione e la Regione Puglia.”
Qui sotto il servizio di SharingTv.
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