Ultimo giorno utile per far vincere Foggia al Festival del Libro Possibile

Vi confesso, cari amici e lettori di Lettere Meridiane, che non sapevo come Giuseppe Messina l’avrebbe presa per il mio tifo calcistico per il suo libro Papaveri rossi – Il soffio caldo del favonio, in finale al Festival del Libro Possibile di Polignano a mare. Una cosa è recensire il volume, un’altra sostenerlo utilizzandolo slogan caro ai tifosi rossoneri, “fino al novantesimo”.
E invece Giuseppe l’ha presa bene, al punto di lasciarsi coinvolgere nel gioco del tifo: “Dopo la vittoria del campionato – ha scritto in un post su un gruppo di fb – la vittoria in un premio letterario. Si può, in questi ultimi minuti, e grazie per Foggia”.
E allora eccoci qui, fino al novantesimo. Oggi è infatti l’ultimo giorno utile per votare per Messina e il suo libro. Ricordo che possono (e devono), votare anche quanti lo hanno già fatto, in quanto è consentito farlo una volta al giorno.
Per dare il proprio voto, andare a questa pagina fb, e quindi cliccare sul pulsante “votare” in alto a sinistra sulla copertina del libro.
La raccomandazione è rivolta soprattutto ai tifosi rossoneri. Sarebbe veramente bello se Foggia, dopo aver vissuto una stagione calcistica memorabile in cui i satanelli hanno vinto il campionato e la Supercoppa di Lega Pro, riuscisse a spuntarla anche in un premio letterario prestigioso qual è quello di Polignano a Mare.
Se Messina, come spero, dovesse affermarsi, vincerebbe non soltanto lui, ma tutta Foggia. Quella Foggia intensa, struggente e dimenticata che è la protagonista grande e inaspettata del libro con cui Messina è candidato alla vittoria nella sezione “autori possibili”.
“Papaveri rossi – Il soffio caldo del favonio” mette assieme pezzi di memoria, ricordi e storie del passato, ma più che un’autobiografia o un libro su Foggia è il libro di Foggia. La grande capacità affabulatoria di Messina racconta e fa emergere il cuore profondo della città, come mai nessun scrittore è riuscito a fare. Personaggi del passato, eventi drammatici come la guerra, le vicende della ricostruzione sono raccontati sul filo del ricordo, nell’accezione più autentica della parola “ricordare”, che deriva dal latino re (indietro) – cor (cuore): ricordare è richiamare al cuore.
Ecco perché se a Polignano dovesse vincere Giuseppe Messina, tutta la città vincerebbe con lui: quella Foggia che non c’è più, ma che può essere richiamata (e tornare a vivere) con il cuore. E tutta la città può e deve fare il tifo per Giuseppe Messina e “Papaveri rossi”, assecondandoli nella loro impresa.

Views: 3

Author: Geppe Inserra

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *