L’autore della ricerca con suo fratello e Cisky e Guaiè |
“Malamend – come scrive il blog foggiano Lettere Meridiane – sono i ragazzi della periferia di Foggia, mai come in questo caso ombelico del mondo, perché in effetti la Foggia quasi sempre oscura, notturna, opaca fotografata dal giovane filmaker foggiano Vincenzo Romagnoli che del clip è anche regista e montatore, è cifra di tutte le periferie del mondo, da Scampia ad Harlem, anzi forse più Harlem che Scampia. Malamend sono i vinti di ogni tempo, costretti dal destino, che oggi indossa le vesti della finanza e del capitale, ad una vita ai margini, dove il confine tra legalità ed illegalità è sempre più labile, e il salto nel crimine sempre più frequente, per molti versi inevitabile, quasi sempre irreversibile. Non c’è speranza perché alla fine, dicono Cisky e Guaiè con il coraggio e l’onestà intellettuale che me li ha fatti amare, si perde sempre, e perdono tutti.”
O Redentore mio, se la mia voce / sino a te giunge, a testimone ti chiamo!/ Tu sai quanto ho sofferto, e se all’atroce/destino mio strapparmi aveva giurato…/Non Thai voluto!… E sai la vita mia, /e sai quanto a salvarmi ho spasimato… /Ma non lo vuoi – no! no! – E così sia!”
‘‘Se ce vist mizz a strd è malamend malamend / Teng certi frate che so malamend malamend / Nn cagnm cape e stim malamend malamend./ Se ci hai visto in mezzo alla strada è male, è male / Ho certi fratelli che sono cattivi cattivi / Non non cambiamo la testa e siamo cattivi cattivi. ”
“ognuno deve accettare il proprio “destino” inteso come una strutturazione obbligata che ci è predeterminata e alla quale è possibile solo con l’alienazione, con il diventare altro da sè”.
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