Santino Caravella: l’orgoglio e la bellezza di essere pugliese

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Ricordate Santino Caravella, il precario foggiano che “sta messo male male male”, che ha furoreggiato a Made in Sud? Immaginate cosa succede se decide di partecipare ad un contest di ballo, però non sa ballare, deve prendere lezioni, e a fargli da maestro è nientemeno che il grande attore comico foggiano Giovanni Mancini, negli inediti panni del Maestro Miyagi (quello di Karate Kid, che insegna le arti marziali a botte di “metti la cera, togli la cera”).
Succede che si ride a crepapelle dal primo all’ultimo secondo di Piglia la Puglia Mi Amor, il nuovo inno alla Puglia del bravissimo comico foggiano-lucerino, che conferma la sua capacità di strappare risate e sorrisi mantenendo sempre un garbo che gli evita di cadere in stereotipi e luoghi comuni.
Il risultato è divertentissimo ma anche di assoluta serietà. In un momento in cui la Puglia soffre di un’esasperata competizione tra i diversi territori provinciali ed è attraversata da venti scissionistici, Caravella è tra i pochi a declinare l’immagine della Puglia “una”, e mettere unitariamente in vetrina la sua struggente bellezza, dal Gargano al Salento. Da consigliare ai tanti politici che con i loro comportamenti campanilistici alimentano baruffe tra i pugliesi. E forse non è un caso che in un verso della sua canzone, giocando sul doppiosenso, il buon Santino inviti a “gettare la maglia” e mettersi a ballare, tutti insieme.
Il brano inneggia ad una regione dove “nonostante i suoi difetti, si sta che è una meraviglia” e “nonostante quello che in fondo ci manca, nessuno piange, anzi si fa festa perché la nonna – canta Santino con un riuscito ossimoro – c’ha l’iPhone ma in mano c’ha la teglia di pasta al forno.”
Geniale la storia che racconta le diverse fasi della preparazione al contest con l’allievo Caravella a sudare sette camice e a “mettere la cera, togliere la cera” mentre il maestro Mancini-Miyagi s’ingozza all’inverosimile di leccornie tipiche pugliesi (scherzando gli ho chiesto quanti chili avesse preso durante le riprese, mi ha risposto che girare è stato invece molto faticoso, al punto da perdere tre chili…).
Santino si allena con scrupolo, ma i risultati non arrivano fino a quando a dare a Caravella la dritta giusta è altro maestro pugliese doc, Lino Banfi che gli svela il segreto: se vorrà imparare a ballare Viva la Puglia dovrà bere un bicchiere di vino rosso del nonno. Detto fatto, Caravella diventa un provetto ballerino. Riuscirà il nostro eroe a vincere il contest? Per saperlo, guardatevi il video al termine del post, e non dimenticatevi di acquistare il brano sulle principali piattaforme musicali (iTunes, Google Play, Spotify, Amazon e Deezer): parte del ricavato sarà devoluta all’ A.G.A.P.E. (Associazione Genitori e Amici Piccoli Emopatici).
Ottima la regia del lucerino Michele Creta (Miglior opera prima al Festival del Cinema Indipendente di Foggia, con Caccemmitt). Da oscar l’interpretazione di Giovanni Mancini, affiancato nel cast da Antonio Montuori, Roberta Mancini e Roberto Caravella. Il videoclip è impreziosito da tutta una seria di partecipazioni amichevoli tra cui spicca quella del noto chef di Orsara, Peppe Zullo, e quindi Daniele Condotta, Amalia Ponziano, Piero CIAKKY, Pepito, Dj pedro, Gmr Dj, Giovanna d’Angelo, Antonella Brudaglio, Moustax ba, Paolo Citro, Gli Inseparabili, Antonio Pace.
E adesso gustatevi Piglia la Puglia Mi Amor. E poi cantatelo, ballatelo, condividetelo.

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Author: Geppe Inserra

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