Certosino ricercatore di tracce e di verità del passato, questa volta Maurizio De Tullio mette a segno un autentico scoop, chiarendo la vera origine dell’appellativo “satanelli” con cui vengono contraddistinti i giocatori del Foggia. Si è sempre pensato che a coniare il neologismo fosse stato, in contrapposizione ai “diavoli” rossoneri del Milan, il noto e storico giornalista sportivo foggiano, e musicista, Mario Taronna che aveva intitolato così anche una popolare testata sportiva, da lui fondata e diretta (nella foto che illustra il post). Ma così non è.
De Tullio è riuscito a rintracciare quello che è con ogni probabilità il primo articolo in cui il termine viene usato. Leggete tutto, perché è davvero interessante.
Da appassionato di cose calcistiche ‘rossonere’, e da veterano cronista affacciatosi nel Giornalismo proprio masticando sport, ho creduto opportuno regalare ai sempre più numerosi seguaci della squadra del Foggia una nuova chicca.
In precedenza – spero lo ricordino i lettori di Lettere Meridiane – avevo recuperato il primo Inno rossonero e il progetto della prima tribuna in muratura del vecchio “Stadio del Littorio”, quello che oggi conosciamo come “Zaccheria”.
La nuova scoperta è interessante per diversi motivi. Ma andiamo con ordine.
Scopo di questa mia nuova indagine era datare la nascita ufficiale del termine “Satanelli” abbinato alla squadra del Foggia. Le ricerche non sono state facili perché era risaputo (cito Pino Autunno quale autore della monumentale storia della squadra rossonera, edita in due volumi nel 2010) come fosse stato il giornalista Mario Taronna il primo a utilizzare il termine “Satanelli”. Io stesso l’avevo creduto fino a oggi.
E se provate a sfogliare libri o a consultare internet, il rimando storico è sempre a lui, il vecchio, brillante, bravissimo M° Taronna, che fu giornalista (1), compositore, dirigente fascista (in àmbito sportivo e musicale), appassionato di lirica e teatro e, infine, bibliotecario della “Provinciale”, oggi più nota come “La Magna Capitana”. In questa veste Taronna diresse e curò per un decennio la rivista della nostra Biblioteca, “la Capitanata”.
Ma questo personaggio – al quale dedicherò presto una più ampia scheda bio-bibliografica per “La Meravigliosa Capitanata”, all’interno della quasi completata “Breve storia della stampa sportiva di Capitanata” – è noto a Foggia soprattutto per i suoi impegni di giornalista ed editore di giornali sportivi e per aver dato vita a quella straordinaria struttura che fu, non a caso, “il Satanello”, in piazza Giordano, ricordata anche da Renzo Arbore in una intervista che mi concesse qualche anno fa per la rivista “Diomede”. Per chi non lo ricordasse, “il Satanello” era una grande bacheca nella quale venivano affisse notizie e avvisi pubblicitari, nonché le locandine degli spettacoli cinematografici e teatrali in programmazione in città.
Il problema, però, è che non esisteva fino ad oggi una data precisa, un ‘atto di battesimo’ con cui ufficializzare la nascita del termine “satanelli”. Ma la cosa sensazionale è che il buon Taronna, come vedrete, non c’entra!
Dalle mie ricerche dovrebbe essere quella del 21 ottobre 1928 la data in cui, per la prima volta, venne utilizzato il termine “satanelli” per indicare i giocatori della squadra di calcio del Foggia.
Lo storico articolo – intitolato I “Satanelli” si sono pappati undici “Delfini” tarantini in salmì [leggibile e scaricabile cliccando qui, nell’esemplare originale, scansionato per l’occasione] – uscì sul numero 10 del settimanale umoristico locale “L’uomo che ride”, nelle Cronache sportive che quasi ogni settimana il giornale foggiano pubblicava (e quasi sempre riferite solo alla squadra del Foggia).
L’autore però non si firmava con le proprie generalità (prassi tipica specie sui giornali umoristici e di satira) e utilizzava uno pseudonimo: Frustino Rosso Nero. Al momento è pertanto difficile risalire alla reale identità di chi vi si nascondeva. Non certamente Mario Taronna, che nel 1928 scriveva su altri giornali, forse per il “Mezzogiorno Sportivo” di Bari.
Taronna, come si sa, adottò il termine “satanelli” in maniera stabile, rendendolo effettivamente popolare, diversi anni dopo, ma sicuramente non prima del 1930. (2)
Accennavo, in precedenza, anche a qualche aspetto curioso.
Il termine “satanelli” venne utilizzato su “L’uomo che ride” stranamente solo quella volta, il 21 ottobre del 1928. Per molto tempo (il giornale chiuderà, nel 1930, soppresso dal Fascismo nostrano) non si parlerà più di “satanelli” nonostante gli avversari venissero di norma etichettati da Frustino rosso nero con le tipiche denominazioni adottate dalla stampa delle rispettive città (i “Galletti” baresi, i “Canarini” leccesi, i “Delfini” tarantini, ecc.). Quelli del Foggia, in buona sostanza, venivano di volta in volta chiamati “demoni”, “rossoneri”, “i nostri giocatori”, “i foggiani” ma non più “satanelli”. Almeno per due o tre anni.
Agli amici e colleghi giornalisti, che da veri appassionati hanno svolto o svolgono anche ricerche storiche sulla squadra foggiana (penso a Pino Autunno, Giovanni Cataleta, Domenico Carella, Filippo Santigliano, Alberto Mangano ecc.), il compito di andare eventualmente a ritroso.
Da parte mia la ricerca prosegue e tutti dovremmo impegnarci a scoprire le reali identità che si nascondevano dietro i tanti pseudonimi, a cominciare da questo misterioso “Frustino rosso nero”.
Maurizio De Tullio
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(1) Mario Taronna lanciò il primo giornale sportivo di Capitanata. Si chiamava, non a caso, “Il Satanello: settimanale di sports, cinema e varietà”. Anni dopo la direzione passò nelle mani di Lello Follieri. Il primo numero uscì il 19 settembre del 1946. La redazione era in Via Barra, nei pressi dell’attuale piazza Giordano. “Il Satanello” si pubblicava di lunedì, usciva a due pagine di ampio formato e costava 10 lire.
(2) “Nasce il Foggia delle 3M, che prende il nome dai suoi tre irresistibili attaccanti: al trio Montanari-Marchionneschi-Marchetti però non è legata l’impresa della conquista della serie B, che arriva invece nel ’33. (…) Sempre in quegli anni ai rossoneri di Capitanata viene affibbiato un accattivante nomignolo: satanelli. È il giornalista e musicista foggiano Mario Taronna nelle sue corrispondenze sui quotidiani dell’epoca a coniarlo con successo per la prima volta”.
Il brano riportato è tratto da uno degli articoli pubblicati su “La Gazzetta dello Sport” da Pino Autunno, comparsi nel maggio 2010.
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