Anziché proseguire dritto per la stazione, il treno proveniente da Bari imbocca la bretella, saltando Foggia. |
Avevano giurato che su quella bretella mai e poi mai sarebbero transitati treni passeggeri. E invece è successo. Commenta lapidariamente Antonio Basta, una vita da ferroviere: “Quella di ieri è una data storica in negativo per la provincia di Foggia: per la prima volta nella storia del trasporto viaggiatori ferroviario, un treno passeggeri ha superato senza fermarsi la città di Foggia. Sarebbe stato bene esporre in stazione la bandiera a mezz’asta, listata a lutto.”
Sul baffo di Incoronata (che viene così denominato, ma in realtà non c’entra nulla con Incoronata, in quanto lambisce la periferia foggiana, passando sotto il ponte di via Bari) ieri è transitata appunto per la prima volta il Frecciargento che collega Bari a Roma, senza fermarsi a Foggia.
Non soltanto l’ennesima beffa per il territorio della Puglia settentrionale, ma il momento più alto di un processo che ha visto sempre più disconosciuta e mortificata, da parte di Rfi e di Trenitalia la funzione della stazione di Foggia, condannata ad un sempre più pesante ridimensionamento.
Durissima la reazione del Comitato “Un baffo per Foggia” che ha filmato il transito del primo treno che ha bypassato Foggia. Il video, che potete vedere integralmente qui, si apre con un appello del presidente del Comitato, Luigi Augelli, al sindaco di Foggia, Franco Landella.
“Oggi, 29 giugno 2017, alle ore 7.20, usando una metafora evangelica, tutto si è compiuto – tuona Augelli-. Il treno era vuoto. La Frecciargento era vuota. Quindi il primo atto che il sindaco dovrà fare è controllare che non ci siano contributi regionali a questa operazione. Un’altra cosa, signor sindaco. Ponga fine ai pellegrinaggi presso gli AD di turno, un altro (dopo quello di qualche giorno fa, n.d.r.) lo avete fatto nel febbraio del 2015. Sembra quasi che si vada a chiedere l’elemosina, e non un diritto sacrosanto. Signor Sindaco, faccio appello a tutta la sua passione, e al suo orgoglio. Lasci perdere i tavoli interministeriali e le petizioni approvate in consiglio comunale. Lei ha il progetto, quello che ha consegnato al ministro Delrio, ed ha i finanziamenti, i 97 milioni di euro che costituiscono il risarcimento al territorio per il danno apportato con il mancato regresso della stazione di Foggia. Deve fare soltanto una cosa. Deve portare in consiglio comunale la delibera della individuazione del sito su cui dovrà sorgere la seconda stazione. Non c’è altro da fare. Sappiamo che ci sono problemi, noi le saremo accanto. Faccia tutto con trasparenza, e credo che nessuno si opporrà alla determinazione di dotare questo territorio del diritto alla mobilità. In attesa della realizzazione, per la quale occorreranno almeno due anni, chieda a RFI, alle nostre condizioni, un treno Barletta-Foggia-Roma. Foggia e Barletta insieme sono nelle condizioni di presentare a RFI una richiesta compatibile con il mercato.”
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