Foggia, benvenuti nella giungla

Michele Sepalone, fotografo ed artista, si è sempre sforzato attraverso le sue fotografie ed i suoi video di raccontare la bellezza nascosta di Foggia, spesso colta in momenti e situazioni particolari, come la nebbia o la notte.
Nel suo ultimo video ha cambiato nettamente registro, mettendo a nudo un’altra dimensione della città: la bruttezza provocata dall’incuria, dall’inciviltà, dal vandalismo, dall’incultura. Una bruttezza con la quale ci stiamo abituando convivere, così che giorno dopo giorno non ce ne accorgiamo più.
Welcome to the jungle, Benvenuti nella giungla s’intitola il video, onesto, duro, per alcuni versi inquietante, che potete guardare alle fine del post.
Immagini perentorie, che non hanno bisogno di commenti, sapientemente montate. Si comincia da quelli che dovrebbero essere due luoghi simbolici della città, come il nuovissimo terminal intermodale Vincenzo Russo e piazza Mercato. Posti che dovrebbero rappresentare ed esaltare le due vocazioni della città, la Foggia dei trasporti e quella del commercio, e che sono invece diventati luoghi di nessuno.
L’obiettivo di  Sepalone dà quindi conto di una delle tante, piccole esperienze quotidiane che a Foggia si trasformano, da una cosa normale, in una esperienza horror, o quasi: una corsa su un mezzo dell’Ataf. Il fotografo fa parlare anche i suoni prodotti dagli autobus, costretti a viaggiare sulle centinaia di buche che coprono le strade della città, non c’è bisogno di effetti speciali per documentare una esperienza assai poco entusiasmante, che può trasformarsi in incubo.
E quindi la narrazione di tante altre piccole e grandi brutture che si consumano quotidianamente sotto i nostri occhi: la statua di Umberto Giordano che regge una bottiglia di birra, residui di cibo lasciati sulle panchine, il fregio che adorna la piazza omonima, transennato perché pesantemente danneggiato da un atto vandalico, le auto parcheggiate, dovunque anche davanti alle passerelle riservate ai disabili, le erbacce che crescono incontrollate nelle aiuole, i rifiuti abbandonati sistematicamente fuori dai cassonetti, la sporcizia che regna sovrana.
Foggia sembra davvero, sempre più una giungla, una città in cui la bellezza è stata bandita, assieme a quella dimensione comunitaria che, dove funziona, fa in modo che i cittadini amino e rispettino il posto nel quale vivono, sentendolo come loro, come parte di se stessi.
Michele Sepalone conclude il suo amaro video con una citazione di Lettere Meridiane, scritta a proposito del frettoloso abbattimento dei pini del Deposito Cavalli Stalloni:

“Diciamo la verità fino in fondo. Vivere a Foggia non è una delle cose più gratificanti che possano capitarti nella vita. E, nonostante tutto questo mio scrivere sulla necessità di restare, anche io certe volte vorrei arrendermi, scappare, togliermi dalle scarpe la polvere di questa città sempre più brutta. Mi tengono legato ancora qui i ricordi.” 

Il video di Sepalone dimostra che, purtroppo, stanno facendo a pezzi, assieme alla bellezza, anche i ricordi. Siamo arrivati al punto di non ritorno?
Qui sotto il video. Guardatelo, amatelo, condividetelo come denuncia. Indignatevi.

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Author: Geppe Inserra

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