La logica dei tweet e dei comunicati stampa sta fregando la Capitanata. Perdonate il termine poco educato, ma serve a rendere l’idea. Anzi, verrebbe fatto di usare espressioni ancora più forte. Per ottenere un minimo di visibilità, si fa di tutto. Salvo che prendere di petto i problemi, ed affrontarli e risolverli. E il peggio è che c’è chi continua ancora a crederci.
Vale la pena ripetere quanto scritto al termine della lettera meridiana in cui commentavo l’istituzione del treno veloce Bari-Roma che bypassa Foggia: può anche succedere di essere gabbati dai furbi di turno, ma essere presi per fessi, in aggiunta, questo no.
Ricapitoliamo: il governatore regionale pugliese, Michele Emiliano, e il suo assessore ai trasporti, Giannini, fanno sapere di aver chiesto a Trenitalia di prendere in considerazione la possibilità che con il nuovo orario estivo la Freccia Argento in partenza da Benevento per Roma, venga fatta partire da Foggia. Bene. Ma non vi sembra un po’ inverosimile, che, più o meno allo stesso orario, una Freccia Argento parta dalla stazione di Foggia, mentre un’altra transita a soli quattro chilometri, lungo la bretella di Incoronata, entrambe con destinazione Roma? E comunque, non potevano pensarci prima?
L’impressione è che ci vogliano prendere per fessi è rafforzata da un’altra considerazione. Emiliano e Giannini glissano su quella che è la vera sostanza del problema. Il treno veloce Bari-Roma (che con buona pace delle rassicurazioni fornite al sottosegretario Scalfarotto, e da questi fatte proprie, è destinato in prospettiva a penalizzare la stazione di Foggia) utilizza il ”baffo” che, secondo i patti sottoscritti a suo tempo dalla stessa Regione, avrebbe dovuto essere adibito soltanto al traffico merci, e non a quello passeggeri.
L’azienda ferroviaria ha violato gli accordi, sottoscritti dalla stessa Regione, ma a via Capruzzi sembrano essersene dimenticati. Perché?
E purtroppo, non soltanto alla Regione… Il sindaco di Foggia, Franco Landella, che soltanto nello scorso mese di marzo aveva minacciato di legarsi ai binari nel caso in cui un treno da Bari avesse bypassato Foggia, ha abbassato i toni (e ha fatto bene, perché, in ogni caso, non è comunque facendo a sportellate tra le istituzioni che si risolvono i problemi) e ha convocato questo pomeriggio un incontro, a Palazzo di Città, con l’obiettivo di definire una proposta operativa unitaria che possa correggere quelli che con un notevole eufemismo, vengono definiti nel comunicato stampa, gli errori dell’orario estivo di Trenitalia.
Tutti fingono di non sapere e di non vedere che il problema non è l’orario estivo, ma cosa intende fare Trenitalia della famigerata bretella, della stazione di Foggia, e dei foggiani che vorrebbe utilizzare almeno il treno, dopo essere buggerati per quanto riguarda l’aereo.
Mentre si va avanti a furia di tweet e comunicati stampa, sembra essere caduto nel dimenticatoio il solo progetto che in prospettiva può evitare la penalizzazione di Foggia: la costruzione della seconda stazione di Foggia Sud, che è parte essenziale del progetto di riqualificazione del polo ferroviario di Foggia quale hub intermodale, approvato dal Comune di Foggia, trasmesso alla Regione e agli enti ferroviari interessati, e finito chissà in quale cassetto.
La mancanza di progetti definiti, condivisi e realizzabili in temi più o meno certi ha fino ad oggi duramente penalizzato il territorio provinciale. Anzi, è stata forse la causa sostanziale del declino, probabilmente irreversibile, di Foggia e della Capitanata. Ma qui si continua a cinguettare…
Geppe Inserra
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Se mi permette apprezzo sempre più i suoi editoriali, ieri ha giustamente definito la nostra amata terra "una colonia dell'Impero", i pensieri che esprime sono da me totalmente condivisi, le nostre strade convergono, probabilmente non si incontreranno, ma va bene lo stesso, lei dimostra onesta intelettuale e pertanto riceve tutta la mia stima! Come faremo a svegliare il foggiano oppresso e sbeffeggiato? Lei sa che per me non esiste altra strada e i fatti di questi giorni dimostrano senza alcun dubbio che la strada maestra e la secessione! Gli ostacoli non finiranno mai, alzeranno o abbasseranno l'asticella secondo le opportunità del momento, ma sempre saremo una colonia sottosviluppata dell'Impero!