Pascoli, scongiurati i doppi turni, ma i problemi restano

La foto del gruppo fb “Sentinella”

Tra tanti aspetti amari (ed ancora sospesi) la storia della Pascoli segna un punto a favore della partecipazione, divenuta merce sempre più rara a Foggia. È nato perfino un gruppo Facebook, il cui nome è tutto un programma: Sentinella. Come a dire: non illudetevi, continueremo l’azione di monitoraggio e di pressing.
Ieri pare che sulla vicenda sia stato messo un primo punto fermo.
Durante un summit svoltosi presso l’assessorato ai lavori pubblici, alla presenza dell’assessore Bove, dei dirigenti interessati (l’arch. Morra per l’area tecnica e la dott.ssa Fazia la Pubblica Istruzione) e dei rappresentanti dell’impresa incaricata dei lavori, si è fatto il punto sui tempi necessari per l’adeguamento della scala antincendio esterna che, com’è stato scritto negli scorsi giorni, consentirà la riapertura dell’edificio scolastico e scongiurerà i doppi turni nel prossimo anno scolastico.
Nel verbale stilato al termine della riunione si legge, però, che i novanta giorni decorreranno dal giorno di conferimento formale dell’incarico dell’impresa e che sono comunque subordinati all’acquisizione di pareri terzi.

Tradotto dal politichese significa che si dovrebbe farcela per l’inizio del prossimo anno scolastico, sempre che non sorgano intoppi. Il gruppo Facebook Sentinella ha di conseguenza spento il contagiorni che aveva avviato durante la ridda di incontri annunciati e poi sempre rinviati. Ma non ha certo deposto lo spirito battagliero.
Ecco cosa dice in una “riflessione” inviata a Lettere Meridiane uno degli animatori del gruppo, Raffaele De Seneen,  nonno di bambini che frequentano l’istituto comprensivo Pascoli-Santa Chiara.
“Il conta-giorni non avrebbe più alcun riferimento, perché dopo il corteo-manifestazione dell’altro giorno, il Comune, tramite alcuni “comunicatori” (quelli di turno, perché cambiano sempre) ha fatto sapere che il problema della Pascoli (scala antincendio) e quindi della Santa Chiara (doppi turni), sarà risolto, ed a settembre, all’apertura del nuovo anno scolastico, tutto tornerà agibile e nella norma.
L’avessero detto tre mesi fa, quando il problema si è presentato, l’avessero detto dopo il Tavolo Tecnico dell’11 maggio e dopo, come ha scritto qualcuno, aver profuso impegno ed essere stati “sul pezzo”, si, ci sarebbe stato certamente un primo momento di rabbia da parte dei genitori degli alunni per un disagio che si sarebbe protratto, ma non ci sarebbe stato tutto il resto: manifestazioni spontanee, organizzate, cortei, mancata frequenza della scuola, ecc.
Certo, si poteva evitare, ma gli elementi su cui si fondava la rabbia e la preoccupazione dei genitori non erano di poco conto.
Che sicurezza può dare una Civica amministrazionene che perde i fondi statali per ristrutturare proprio la scuola Pascoli?
Che razza di proposta era quella di metter a disposizione mezzi dell’ATAF per trasferire quotidianamente parte degli alunni all’Altamura in Via Petrucci dal prossimo anno scolastico? 
Che sicurezza hanno i genitori della Santa Chiara che hanno iscritto i loro figli alla sezione di scuola media che in quell’Istituto aprirà il prossimo anno scolastico?
Che sicurezza ha chi fino a ieri ha avuto a che fare ore con quello, poi con quell’altro e l’altro ancora?
Che sicurezza da chi non ci mette la faccia? Scusate il disturbo.”
In effetti, qualche perplessità rimane. A cominciare dalla sordina che sembra essere stata messa alla incredibile vicenda della restituzione dei fondi che sarebbe dovuti essere utilizzati per la complessiva messa in sicurezza. C’era un progetto (che risale addirittura al 2009, con una previsione di spesa 450mila euro), che evidentemente era stato elaborato tenendo presente non solo il problema della inadeguatezza della scala antincendio, ma anche tutti gli altri aspetti che hanno interessato le cronache degli ultimi anni e che hanno reso la scuola inagibile: infiltrazioni, crepe, chiusura della palestra e del teatro, un’ala interdetta (e tale resterà).
Insomma, occorrerà ancora vigilare, e parecchio, per evitare che possano ripetersi beffe come la perdita dei finanziamenti, dovuta al fatto che i lavori non sono stati appaltati entro la scadenza prescritta. Troppe volte sono saltati i cronoprogrammi annunciati.
Buon lavoro, sentinelle.

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Author: Geppe Inserra

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