OGGI
Diretto da Margarethe von Trotta, e sceneggiato dall’autrice assieme a Pamela Katz, Rosenstrasse è un film complesso e al tempo stesso intenso, tenero, illuminante sulla importanza della memoria, tratto costitutivo della identità.
Ruth è una donna ebrea scampata da bambina all’Olocausto, e giunta negli Stati Uniti dopo la fine della Guerra. I ricordi sono pesanti, tanto che ha preferito rimuoverli. La morte del marito le provoca una crisi d’identità. La donna si rifugia nell’ebraismo, fino al punto da proibire a sua figlia Hannah di sposare il fidanzato, non ebreo. Per comprendere le ragioni profonde del comportamento materno e ricostruirne la storia personale, Hannah torna in Germania, e con l’aiuto di Lena Fischer, apprende che sua madre partecipò alla protesta di Rosenstrasse (episodio effettivamente accaduto), che vide centinaia di donne ariane scendere pacificamente in piazza per protestare contro la deportazione dei loro mariti ebrei, ottenendone la liberazione. Recuperare le proprie radici e la propria memoria permetterà a Ruth di ritrovare l’equilibrio.
È un film interpretato tutto al femminile Katja Riemann è Lena Fischer (all’età di 33 anni), Maria Schrader interpreta Hannah Weinstein, Doris Schade Lena Fischer all’età di 90 anni, Jutta Lampe è Ruth Weinstein, all’età di 60 anni, Svea Lohde, Ruth, all’età di 8 anni.
DOMANI
Un inno al cinema. Come illusione e come sogno. La storia parallela di un ragazzo, Hugo Cabret, che si è messo in testa di portare a compimento la folle invenzione di suo padre, un automa, e di George Melies, illusionista e inventore del cinema come arte, come illusione, come finzione.
Una storia densa, scelta da Martin Scorsese per professare il suo amore verso la settima arte, sostenuta da una fotografia memorabile.
In onda domani sera su Rai 4, alle 21.05, Hugo Cabret fece incetta di Oscar nella edizione 2012 del Premio: Miglior fotografia, Migliore scenografia, Migliori effetti speciali, Miglior sonoro, Miglior montaggio.
Vale veramente la pena di vederlo.
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