Qualcuno ritiene Caccia al Ladro (1955) una delle opere minori di Alfred Hitchcock, ma non è così. A parte il fatto che il cinema del maestro inglese è sempre di livello così alto che è difficile trovare film che possano essere ritenuti “minori”, Caccia al ladro si segnala per la sua godibilità, pur non rientrando nei canoni più tipici dell’opera di Hitchcock. Stratosferico il cast, in cui primeggiano Grace Kelly e Cary Grant.
Quest’ultimo indossa i panni di John Robie, un ex ladro di gioielli conosciuto con il nome d’arte de “il gatto” che si è ormai ritirato dalla professione e, dopo aver partecipato alla Resistenza francese, vive serenamente in Costa Azzurra. Il tranquillo menage viene turbato da un’ondata di furti messi a segno con la tecnica de “il gatto”, sicché la polizia e gli stessi compagni della Resistenza sospettano di lui. Per fugare ogni equivoco Robbie dovrà darsi da fare per acciuffare il vero furfante. Il primo passo sarà quello di contattare le possibili vittime: così farà conoscenza della ricca americana Jessie Stevens (Jessie Royce Landis), vedova di un petroliere, e la sua affascinante e sofisticata figlia Frances (Grace Kelly). Non solo riuscirà nell’impresa di acciuffare il vero ladro, ma troverà l’amore della vita.
Caccia al ladro ottenne il Premio Oscar alla Miglior fotografia con Robert Burks, ed è stato inserito dall’American Film Institute al 46º posto nella lista dei 100 migliori film sentimentali di tutti i tempi.
Da vedere. Stasera, su LA7 alle 21.10.
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