Quello che conta, Favonio struggenti e grandissimi nel nuovo videoclip

Benedette le notifiche di YouTube, che ieri mi hanno gratificato di un regalo inatteso ed emozionante: l’ultimo videoclip dei Favonio, pubblicato sul canale specializzato in musica d’autore italiana, Italians Do It Better.
La band foggiana interpreta Quello che conta, monumentale canzone, tanto bella quanto poco nota, musicata da Ennio Morricone, con parole di Luciano Salce. Un brano per niente facile, soprattutto quando ad eseguirlo prima di oggi è stato un mostro sacro come Luigi Tenco. La band foggiana se la cava alla grande, anzi alla grandissima. L’interpretazione di Paolo Marrone è superba, il sax di Mimmo Petruzzelli ricama e cesella l’eterea complessità del testo.
Sono passati più di cinquant’anni quando Luigi Tenco la cantò, nel film La Cuccagna di Luciano Salce, che lo vide esordire sul grande schermo. È cambiato profondamente il contesto: in quel film (bello e poco noto, come la colonna sonora, e che andrebbe riscoperto) Salce e Tenco anticipavano di fatto i temi della contestazione giovanile che sarebbe esplosa di lì a poco (in una sequenza decisamente antimilitarista della pellicola, Tenco canta arpeggiando con la chitarra La ballata dell’eroe di Fabrizio De André).
La versione dei Favonio è molto di più di una cover: grazie anche alle sonorità jazz affidate al ricamo dei fiati, la band riesce a restituire senso, vitalità ed attualità all’atmosfera di soffusa speranza di cambiamento che traluce dal bel testo di Salce. Come allora, anche oggi, c’è del “grigio che torna scendendo su noi” e “la lunga vacanza si chiude per sempre”. Ma, allora come adesso, la speranza è che “qualcosa di noi resterà”. In mezzo, in questi decenni, c’è stata la mutazione genetica del grande riflusso. Ai Favonio il merito di aver riscoperto questo gioiello dimenticato della musica d’autore italiana, e di riproporlo in una versione che gli restituisce tutta la carica originaria. Bravissimi.
Il video è di Paolo Boriani, la fotografia di Renzo Chiesa, il montaggio di Gerry, colorist Giuliano Caprara, prodotto da Paolo Boriani e K-Rock Film Studio, le riprese interne sono girate presso il Clab Studios (Foggia) e presso Mediolanum Forum (Milano), le esterne a Siracusa.
Qui sotto il video. Struggente. Grandioso. Guardatelo, amatelo, condividetelo.

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Author: Geppe Inserra

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