Foggia pavesata di rossonero com’è successo in questi giorni, non s’era vista mai, o quasi. La tanta desiderata promozione in B è arrivata in anticipo. Serenamente e tranquillamente. Non c’è stato bisogno di aspettare l’ultimo momento, evitando di mettere fuori la bandiera o lo striscione, per scaramanzia, perché… non si sa mai. Si è potuto organizzare la festa con tutto l’ingegno del caso.
Il rosso e il nero hanno così accompagnato e scandito una festa collettiva che ha contagiato un po’ tutti: i tifosi che in questi anni hanno seguito con immutata passione la squadra, anche quando questa precipitò in serie D, gli altri tifosi un po’ meno abituali allo stadio, i cosiddetti “occasionali”, ma anche quelli che del pallone s’interessano poco o nulla.
La festa ha veramente colorato la città, lasciando ai club e a tutti i supporter dei satanelli la possibilità di sbizzarrirsi.
E dato a Foggia una cosa che non manca di sicuro è la creatività, i risultati sono stati veramente rimarchevoli.
Come a Borgo Croci. Nel più antico, radicato e identitario dei rioni foggiani c’è stato un autentico tripudio rossonero, cui non si è sottratto neanche Filippo Corridoni, l’integerrimo sindacalista la cui statua domina piazza Sant’Eligio. E la stessa Chiesa delle Croci è stata simbolo della città, è stata quasi avvolta dal rossonero. Sfogliate la galleria fotografica pubblicata nella pagina facebook di Lettere Meridiane, cliccando qui, e ve ne renderete conto di persona.
Se qualcuno avesse indetto un concorso al rione più creativo e più rossonero nei festeggiamenti, la palma sarebbe toccata a Borgo Croci, almeno per me.
E voi cari amici e lettori di Lettere Meridiane, siete d’accordo con me?
Se sì, ditelo, se no, segnalate altri rioni o angoli cittadini che possono fare concorrenza a Borgo Croci, mandate le foto, alla fine metteremo ai voti il rione o l’angolo vincitore.
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