DOMANI
“Se non fossi caduto, non avrei incontrato Abdel e non sarei qui a parlare con voi adesso… Sono state queste parole, pronunciate da Philippe Pozzo di Borgo nel corso nel nostro primo incontro a convincerci a fare di questa storia vera anche se improbabile il soggetto del nostro quarto film.” Così Eric Toledano e Olivier Nakache descrivono l’atto di nascita di Quasi Amici – Intouchables, la commedia francese uscita in sala nel 2012, che riscosse uno straordinario successo, mettendo d’accordo critica e pubblico.
Dopo un incidente di parapendio che lo ha reso paraplegico, il ricco aristocratico Philippe (François Cluzet) assume Driss (Omar Sy), ragazzo di periferia appena uscito dalla prigione – come badante personale… Per dirla senza troppi giri di parole, si tratta della persona meno adatta per questo genere di incarico.
L’improbabile connubio genera altrettanto improbabili incontri tra Vivaldi e gli Earth, Wind, dizione perfetta e slang di strada, completi eleganti e tute da ginnastica …
Due universi opposti entrano in rotta di collisione ma, per quanto strano possa sembrare, prima dello scontro finale troveranno un punto d’incontro che sfocerà in un’amicizia folle, comica, profonda quanto inaspettata che li renderà… Intoccabili.
L’interpretazione di Cluzet e Sy è magistrale, la regia di Toledano e Nakache sicura, la scrittura intensa, il ritmo serrato. Un film da non perdere. Stasera, alle 21.10, su Canale 5.
DOMANI
I soliti ignoti di Mario Monicelli rappresenta una tappa miliare della storia del cinema, perché a giudizio dei critici sancisce la nascita ufficiale della commedia all’italiana. Lo sfondo della narrazione – la vita quotidiana e l’endemica miseria che coinvolgi i ceti popolari – è lo stesso che ha caratterizzato il neorealismo. Cambia però il tono: la tragedia cede il posto ad una visione più leggere, divertita e divertente, della realtà.
Nello scrivere il soggetto, Age & Scarpelli si ispirarono alla novella Furto in una pasticceria compresa nell’antologia Ultimo viene il corvo di Italo Calvino e al film drammatico francese Rififi di Jules Dassin. Poi ne scrissero l’irresistibile sceneggiatura – una delle migliori di sempre del cinema italiano – assieme a Suso Cecchi D’Amico e allo stesso Monicelli.
Un gruppo di ladruncoli progetta un ambizioso colpo al Monte di Pietà. Per prima cosa è necessario reclutare gli specialisti, quindi si deve mettere a punto il piano, che prevede di accedere alla “comare”, ovvero alla cassaforte dove sono custoditi i gioielli dati in pegno al Banco sfondando il muro dell’abitazione contigua al Banco, che i ladri credono vuota, ma che è in realtà abitata da due vecchiette. Ma qualcosa va storto…
Nel film tutto fila alla perfezione. Vittorio Gassman, al suo esordio assoluto in un ruolo comincio (il balbuziente er Pantera) è irresistibile, così come Marcello Mastroianni, Renato Salvatori e Totò. Memorabili anche le interpretazioni di Claudia Cardinale, Tiberio Murgia, Memmo Carotenuto e Carla Gravina.
La critica non gradì la coraggiosa scelta di Monicelli, di utilizzare in ruoli comici attori “seri”. La stessa produzione pensò a lungo ad Alberto Sordi nel ruolo di Gassman. Ma la vis comica del film ed il suo enorme successo di pubblico (e successivamente anche di critica) sta proprio nella trasformazione di attori noti per aver interpretato ruoli drammatici in maschere della commedia. Secondo il regista Carlo Lizzani, “I soliti ignoti porta il comico fuori dei confini abituali della farsa acquisendone una propria consistenza cinematografica.”
Da vedere e da rivedere, fino a stancarsene.
Domani sera, su Rai 3 alle 21.15.
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