OGGI
Harry ti presento Sally è uno dei miei film terapeutici. Non mi stancherei mai di vederlo e rivederlo, e ogni volta mi mette allegria. Anche se puoi indovinare fin dalle prime battute come andrà a finire la storia (ma forse la forza del film sta forse proprio in questo) i continui colpi di scena intrigano ed avvincono, grazie ad una sceneggiatura intensa e brillante.
Harry Burns (Billy Crystal) e Sally Albright (Meg Ryan) si conoscono per caso quando, finita l’università, vanno a New York per intraprendere le rispettiva carriere lavorative e condividono il lungo viaggio, grazie alla spinta di Amanda, la ragazza di Harry. Durante il viaggio diventano amici, anche se Harry ritiene che l’aspirazione di ogni uomo che incontri una donna sia quella di portarsela a letto, e perciò non potrà mai esistere un’autentica amicizia tra un uomo e una donna.
Ma l’amicizia che nascerà tra i due sarà vera, cementata da un perdersi e ritrovarsi che da quel viaggio in poi accomunerà le loro vite, tra inevitabili litigi, risate, avvicinamenti ed allontanamenti.
Commedia elegante e sofisticata, Harry ti presento Sally riesce sempre a divertire. Bizzarra la traduzione italiana del titolo originale che in inglese è When Harry met Sally… (“Quando Harry incontrò Sally…”) .
La storia rispecchia in qualche modo quella del regista Rob Reiner e della sceneggiatrice Nora Ephron, che firmò anche il soggetto. Reiner era stato appena lasciato da sua moglie e si trovava alla prese con una crisi depressiva, mentre Nora era allegra, solare, “perfettina” come Sally.
La pellicola ottenne tantissime nomination, ma pochi premi. Il più prestigioso fo il Bafta attribuito alla sceneggiatura (che rappresenta effettivamente una delle migliori di sempre). Nel 2000 l’American Film Institute lo ha inserito al ventitreesimo posto nella classifica delle migliori cento commedie americane di tutti i tempi. Insomma, da non perdere: oggi, alle 14.05, su RaiMovie.
DOMANI
Gran Torino è la solare dimostrazione di come anche una storia di ordinaria quotidianità – un ragazzo che cerca di rubare un’auto, una sfavillante Gran Torino, per entrare in una gang, il derubato che piano piano gli si affeziona, rivede i propri rapporti con la vita e col mondo e cerca di dargli un futuro – possa assurgere ad una dimensione epica. Perché la vita è essa stessa epos.
Non c’è mai niente di banale o scontato nel cinema di Clint Eastwood e questo film ne è la più spettacolare conferma. È una storia di redenzioni parallele: quella del protagonista, Walt Kowalski, reduce di guerra, vedovo e razzista, interpretato dallo stesso Clint Eastwood) ed è stata la sua ultima apparizione sul grande schermo), e del suo giovane amico cinese Thao. Una storia attraversata da una profonda e inquietante riflessione su molti temi caldi dell’identità americana: la guerra, la violenza, l’integrazione, la solidarietà.
Bellissimo e monumentale. In onda su Rete4, domani sera, alle 21.15..
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