“Ogni giorno è Siria, Iraq, deserto libico, io sto male forte, amico, nel sistema limbico, rappresento bene questi tempi simbolo, come il cobra c’ho il veleno e mi agito, sibilo, e non mi importa se ti piaccio o no”.
La ricerca della verità è scomoda, e i Tavola 28, con il rapper foggiano Soec Liquore, non la mandano certamente a dire nel loro ultimo brano, intitolato, appunto Verità. Musica densa e ritmo potente, che sorreggono un testo problematico, a tratti inquietante, “ma questa non è una favola” e “non credere a chi ti adula: chi ti accarezza vuole l’anima, ma non il peso che ha”.
Ma dove sta dunque, la verità? Il primo passo per trovarla è guardare in faccia la realtà. Drammatica e dannatamente problematica: “Chi ci guadagna da un morto ammazzato, da un attentato, da un conto in banca, da una campagna di guerra? Tu mo’ presta attenzione. Ad ogni problema c’è una reazione, danno la soluzione? No. Ci danno pillole, fiction e disney, sesso. Stanno molto attenti al pianeta expo, non ti chiedi mai perché il sole non riscalda più, quando c’è?”
L’incontro artistico tra Tavola 28 e Soec Liquore sprigiona un brano bello e duro, che lascia poco spazio agli effetti speciali e alla speranza. D’altra parte, si può nutrire ancora speranza in una città sempre più desolata e desolante?
L’hip hop di Tavola 28 è rampante e arrembante, ti sommerge e ti confonde, snodandosi attraverso location metropolitane valorizzate da una fotografia di alto livello: l’interno di una lavanderia a gettone, il tavolo di una rosticceria che serve kebab. E allora, dove sta la verità? “Sta negli occhi di chi parla, e nelle parole di chi sta zitto. La sanno solo i vecchi, la sanno solo i vecchi.”
Nella bella clip diretta da Giovanni Bosco con la collaborazione di Antonio Morsillo e Gerardo Marinari, Foggia diventa l’ombelico di un mondo smarrito dove appunto il sole non riscalda più, e il dialetto foggiano sembra il linguaggio ideale d’una poesia metropolitana dura e spiazzante. E la periferia foggiana, fotografata con riprese aeree che ne offrono una immagine inconsueta e non banale, è il teatro della ricerca della verità. Fintanto che qualcuno la cerca, la verità continua ad esistere e a resistere. Il ritornello si spegne su versi appena sussurrati ma pieni di significato: “Rione Candelaro, Cep, Camporeale. La verità (sta) in mezzo ai palazzi. Fg”.
E così, sempre di più, i Tavola 28 diventano la colonna sonora dei giovani foggiani, alle prese con migliaia di problemi, incazzati e avvelenati come un cobra. Ma che non s’arrendono.
Verità è prodotta da Soec Liquore per Wood&moors. Registrazione mix e mastering, D-fonq e K9. Bravi e geniacci, tutti quanti. Qui sotto il video. Guardatelo, cantatelo, amatelo, condividetelo.
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