L’imbattibile Foggia di Giovanni Stroppa

Il Foggia in cima alla classifica del girone C di Lega Pro 2016-17 non è più un fenomeno passeggero, come successe nella scorsa stagione. Adesso anche le statistiche dicono che Stroppa è riuscito nell’impresa di costruire un Foggia dai numeri più importanti e più imponenti di quello dello scorso anno, targato De Zerbi. Il che costituisce un eccellente viatico per centrare l’obiettivo sognato dal mister, dalla società, dai giocatori, dalla tifoseria: la vittoria del torneo e la promozione diretta alla serie B, senza passare per l’inferno dei play off, che l’anno scorso fu fatale ai satanelli, nonostante avessero concluso la regular season come miglior seconda, nei tre gironi.
Ma guardiamo i numeri. Nella stagione 2015-16, alla  ventinovesima di campionato, il Foggia di De Zerbi e Iemmello aveva 50 punti in classifica, e veleggiava al terzo posto a pari punti con la Casertana e alle spalle della capolista Benevento (59) che avrebbe poi vinto il torneo, e del Lecce (55) che sarebbe stato scavalcato dal Foggia.

Il Foggia di quest’anno, guidato da Stroppa ha 62 punti in classifica, ben 12 di più rispetto allo scorso campionato. Numeri importanti e non casuali, che significano qualcosa.
I satanelli di questa stagione appaiono più performanti anche per quanto riguarda gli altri indicatori. Lo scorso anno, sempre alle ventinovesima, i rossoneri avevano segnato 50 reti e ne avevano subite 27, ed erano già cifre quanto mai positive, difficili da migliorare, e nessuno si nascondeva la difficoltà del compito affidato a Stroppa, che però è riuscito nell’intento. Vanno meglio quest’anno sia l’attacco, con 52 gol, sia la difesa, con 23 reti al passivo, e di conseguenza è migliore anche la differenza reti: +29, rispetto al +23, della scorsa stagione. Queste cifre fruttano a Stroppa e ai suoi uomini anche alcuni interessanti primati statistici: il Foggia vanta la miglior difesa del girone, la miglior differenza reti e il secondo miglior attacco, alle spalle di quello materano, che segna veramente a raffica, con 57 reti all’attivo.
I numeri danno ragione al Foggia anche mettendoli a confronto con quelli del Lecce, che contende la promozione diretta ai rossoneri, in un derby tutto pugliese. Il Foggia vanta meno sconfitte dei salentini (3 contro 4), più reti segnate (52 contro 51), meno reti subite (23 contro 27) e miglior differenza reti  (+29 contro +24).
Il Foggia è competitivo e si batte ad armi più o meno pari anche con le capoliste degli altri gironi, che hanno fatto leggermente meglio dei satanelli, ma bisogna tenere presente che, secondo tradizione, il girone C è di gran lunga il più difficile dei tre che compongono la Lega Pro. Basti dire che è il solo girone che registra, a questo punto del torneo, due squadre che hanno totalizzato più di sessanta punti (che sono il Foggia e il Lecce, rispettivamente a 62 e 61).
Nel girone A, l’Alessandria (a 63 punti) guida la classifica con quattro lunghezze di vantaggio sulla Cremonese, a 59. Il distacco tra la prima e la seconda della classe è ancora più marcato nel girone B, dove il Venezia, a 64 punti, sopravanza di ben sette punti l’immediata inseguitrice, il Parma, a quota 57.
Il Foggia vanta, in condominio con il Venezia, un primato che non riguarda soltanto la Lega Pro, ma tutti i campionati nazionali professionistici: sono le squadre che hanno perduto di meno (solo tre sconfitte), facendo meglio perfino della Juventus (4 sconfitte) e della Spal, capolista della serie B (5 sconfitte).
Numeri importanti che fanno sognare i tifosi, alla vigilia del match clou con il Lecce, che sarà con ogni probabilità decisivo ai fini della vittoria finale.
Ma i numeri dicono che c’è di che essere ottimisti.

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Author: Geppe Inserra

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