Di scissione non vogliono sentir parlare, anche perché molti di loro la tessera del Pd non l’hanno mai avuta. E quelli che ce l’hanno avuta ed hanno deciso di non rinnovarla, respingono con fermezza l’attributo di scissionisti. “Non siamo noi ad essere andati via, semmai è Matteo Renzi che ha fatto a pezzi il centrosinistra.”
Nell’assemblea costitutiva di ConSenso, l’associazione-movimento di centrosinistra coordinata in provincia di Foggia da Ciro Mundi, le primarie del Pd fanno discutere. C’è chi ritiene che si debba prendervi parte, e chi pensa di no. Ma il coordinatore taglia corto: “È una questione che non ci appassiona, e non ci riguarda, almeno come movimento. Le posizioni dei singoli aderenti sono un’altra cosa e vanno rispettate. L’addio al Pd di molti esponenti ha aperto di fatto nuove prospettive a sinistra, che rendono praticabile ed auspicabile la formazione di un nuovo soggetto politico. Noi siamo pronti.”
ConSenso guarda con convinzione al quel mondo di centrosinistra deluso da Renzi e dal Pd che ha votato per il movimento di Grillo o che non è andato affatto alle urne.
“Il nostro movimento – ha spiegato Mundi all’assemblea – è il naturale proseguimento dell’attività dei 330 comitati per il no del centrosinistra, che si sono impegnati ed hanno vinto la sfida referendaria del 4 dicembre scorso. Abbiamo raccolto la volontà di tante persone che volevano impegnarsi anche dopo aver conseguito l’importante risultato referendario. Renzi aveva trasformato la campagna elettorale in una riedizione della sfida dell’o.k. corral. Alla sua sconfitta non è seguita la necessaria riflessione ed autocritica. Adesso dobbiamo continuare ad arare il campo, per raccogliere quante più possibili adesioni, soprattutto nel popolo disperso del centrosinistra, per recuperarlo ad una prospettiva progressista, e per riportare al centro del dibattito politico i temi propri della nostra cultura politica: la giustizia sociale, la lotta alla diseguaglianza, l’inclusione, il lavoro. I referendum sul lavoro promossi dalla Cgil sono sacrosanti e ci vedranno fortemente impegnati.”
Ai lavori dell’assemblea hanno partecipato numerosi esponenti del comitato ConSenso, delle associazioni, del sindacato e della società civile, che hanno dato vita ad un dibattito intenso ed appassionato.
Secondo il segretario generale della Cgil di Foggia, Maurizio Carmeno, “il processo di destrutturazione del lavoro verificatosi negli ultimi anni ha spostato gli equilibri verso i più forti, rendendo più critica la funzione storicamente svolta dalla sinistra. Il 4 dicembre ha segnato un cambiamento notevole che ha evidenziato un forte scollamento tra il paese reale e quello virtuale rappresentato da Renzi. Da ConSenso mi aspetto che i bisogni reali del paese e dei lavoratori tornino ad essere rappresentati e che si lavori per ricomporre la sinistra che divisa è sempre sconfitta.”
Sul recupero della centralità del lavoro è intervenuto anche il presidente dell’Arci della provincia di Foggia, Domenico Rizzi: “la campagna referendaria ci ha fatto capire che eravamo sconnessi da tempo con la società. Per questo il percorso comune che abbiamo iniziato da allora è importante. Non possiamo lasciare la sovranità a chi ha tradito la vocazione della sinistra. Dobbiamo unirci. I referendum della Cgil sono una grande opportunità per tornare a parlare di lavoro.”
Il sen. Orazio Montinaro ha sottolineato la necessità di ripartire dall’Europa e dal socialismo europeo, ristabilendo e ritessendo le relazioni che caratterizzavano una volta la sinistra: con il mondo del lavoro, con il sindacato, con il mondo della ricerca e della scuola. “I nostri vecchi compagni votano per Grillo e ci rimproverano. E se rispondiamo chiedendogli che c’entra la sinistra con Grillo rispondono: e che c’entra la sinistra con l’abolizione dell’art.18?”
Appassionato e lucido l’intervento di Sabino Colangelo: “Non siamo un’accolita di reduci. Il nostro riferimento è quel 60 per cento che al referendum costituzionale ha votato no e che non si sente più protetto. Il Pse versa in una crisi spaventosa. Renzi ha fallito tutte le riforme. Il nostro compito è riscrivere i valori della sinistra, a partire dall’impegno per una legge elettorale sinceramente democratica, in cui non ci siano nominati.”
Al dibattito sono intervenuti anche, tra gli altri, Vincenzo Brucoli, ex capogruppo Ds a Palazzo Dogana, la prof.ssa Giuseppina Cutolo, il giornalista e saggista Michele Loffredo, Maria Pina Ciccone, il sociologo Marcello Colopi e Michele Valentino.
L’assemblea ha designato Antonella Caruso e Geppe Inserra per le funzioni di comunicazione, gestione del sito web e del social, e Antonio Mendolicchio quale tesoriere.
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È possibile aderire al comitato Consenso Foggia collegandosi al sito http://consensofoggia.com e compilando il modulo presente nella sezione “aderisci” oppure inviando una email a consensofoggia@gmail.com.
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C'era un treno con tante belle carrozze, qualcuna di prima e qualcuna di seconda classe, che andava veloce. Andava diretto e diritto verso il Paese delle Riforme.
Poi qualche passeggero, dalle ultime carrozze, piano piano è risalito fino ad arrivare al vano motrice. E ha deciso di scalzare il conducente, perché quel treno andava troppo veloce per lui. Il treno è deragliato e i risultati si conoscono.
Buon viaggio, compagni della vecchia ora. Vi auguro di comporre ex novo un treno, che vada di nuovo veloce alla meta. Ci vorranno almeno altri trenta anni, se tutto vi andrà bene, e io non so se farò in tempo a vederlo per salirvi su.
Solo le vostre illusioni, oggi, corrono veloci. Ma quel treno non andava fermato e distrutto. Andava ammodernato e migliorato…
Ammodernato e migliorato? Lasciandolo guidare ad uno che lo ha fatto andare soltanto in retromarcia? Bah…