Claudio Caligari con Valerio Mastandrea |
OGGI
RaiMovie rende omaggio stanotte ad uno degli autori più duri e puri del cinema italiano, e più indipendenti: Claudio Caligari, scomparso prematuramente nel 2015.
Saranno trasmesse due sue pellicole: Amore Tossico (1983) all’1.00, preceduta da L’Odore della Notte (1998) che inizia alle 23.20.
La caratteristica di Caligari, che ha iniziato a muoversi nel mondo della settima arte come documentarista, è quella di offrire un cinema diretto ed esplicito senza mediazioni o spettacolarizzazioni.
Ambientato tra Ostia e la periferia romana, Amore Tossico racconta il progressivo radicamento dell’eroina nelle borgate pasoliniane attraverso le vicissitudini di un gruppo di amici tossicodipendenti.
Il film divenne un cult ma solo qualche tempo dopo la sua uscita, che fu posticipata di un anno rispetto alla fortunata presentazione a Venezia, dove conquistò il Premio speciale nella Sezione De Sica.
L’odore della notte uscirà ben 15 anni dopo Amore Tossico. Interpretato da Valerio Mastandrea (alla sua prima performance drammatica) con Giorgio Tirabassi, Marco Giallini ed Emanuel Bevilacqua, il film narra le vicende di una banda di rapinatori provenienti dall’estrema periferia romana, specializzata in colpi messi a segno nei quartieri alti della capitale.
Claudio Caligari morirà subito dopo aver concluso le riprese e il montaggio del suo terzo film, Non essere cattivo (2015) fortemente sostenuto e promosso da Mastandrea che dopo l’esperienza de L’odore della notte sarebbe diventato un fraterno amico del regista.
Il film, che costituisce una sorta di un’ideale continuazione di Amore tossico racconta una storia di amicizia e caduta negli inferi, nella periferia romana degli anni ’90, tra rapine, droghe sintetiche e la vita quotidiana di un gruppo di giovani di borgata. Dopo aver conquistato a Venezia il Premio Pasinetti al Miglior film, la pellicola venne scelta per rappresentare l’Italia ai Premi Oscar 2016.
Un tardivo riconoscimento per un autore la cui vicenda artistica rappresenta in se stessa una denuncia dei limiti del cinema italiano. Che un autore come Caligari abbia potuto girare solo tre film nella sua pur lunga carriera, è un’ignominia che grida vendetta. Ma fare film “fuori dal coro”, in Italia è una difficile impresa.
DOMANI
Film duro e scomodo, su un tema duro e scomodo come quello dell’eutanasia. Mare dentro (2004), dello spagnolo Alejandro Amenábar racconta la storia vera di Ramón Sampedro, divenuto tetraplegico a seguito di un tuffo da uno scoglio finito purtroppo male.
Presentato in concorso alla 61ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, è interpretato da Javier Bardem, che alla rassegna veneziana si aggiudicò la Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile.
Dopo venticinque anni trascorsi nella immobilità del letto cui è costretto dalla malattia, Ramón decide di intraprendere un’azione legale nei confronti del governo spagnolo per vedere riconosciuto il proprio diritto all’eutanasia.
Verrà sostenuto nella sua battaglia da due donne: Julia (Belén Rueda), un’avvocatessa affetta da una malattia neurodegenerativa e Rosa (Lola Dueñas), che lo assisterà fino alle fine.
Il caso di Sampedro fu al centro, in Spagna, di una campagna mediatica particolarmente intensa che il regista Amenábar sintetizza con grande efficacia nello scambio di battute tra il protagonista e un prete, anch’egli tetraplegico, che vorrebbe dissuaderlo dall’eutanasia.
“Una libertà che elimina la vita non è una libertà”, afferma il sacerdote. Ma Ramon replica: ”una vita che elimina la libertà non è vita”.
Ha scritto dell’opera FilmTv: “Amenábar raffredda l’emotività (che avrebbe potuto essere esplosiva), aiutato in questo dalla recitazione millimetrica di Javier Bardem. Ma nello stesso tempo non resiste alla sinuosa mobilità della macchina da presa, alle aperture che gli consentono i sogni e i desideri irrealizzabili di Ramón: nel momento più bello del film, quello dell’incidente raccontato a un’amica, tutta la vita gli passa davanti agli occhi, scandita dalla rapida successione delle fotografie dei volti, dei luoghi, delle ragazze amate.”
Bel film. Da vedere. Domani sera su Iris, alle 21.00.
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