Basilicata Coast to Coast (stasera su Mediaset Italia 2) è il film meridionale che mi ha più intrigato e divertito negli ultimi anni. Prima di tutto perché mostra un Mezzogiorno senza veli, un Sud che più Sud non si potrebbe, con quelle magnifiche e struggenti aree interne della Basilicata, che ricordano tanto quelle pugliesi dei Monti Dauni.
E poi perché è un inno all’insopprimibile creatività del popolo meridionale, costretto ad un’eterna sfida con il proprio destino.
L’esordio alla regia di Rocco Papaleo è scoppiettante, il film è ottimamente recitato stesso Papaleo, e da Giovanna Mezzogiorno (in stato di grazia), Alessandro Gassman, Paolo Bruglia e Max Gazzè (autore anche della bellissima canzone Mentre dormi che chiude il film)
La storia racconta di un quartetto di amici, musicisti per passione, guidato da Nicola Palmieri (professore di matematica con il bernoccolo della musica, interpretato dallo stesso Papaleo) che viene ammesso a partecipare al festival nazionale del teatro canzone che si svolge sulla costa ionica, a Scanzano.
I due paesi distano tra loro un centinaio di chilometri. Gli amici decidono di coprire il tragitto a piedi, ne viene fuori un viaggio a metà tra l’avventura picaresca e il road movie americano, nel corso del quale si imbattono in Tropea Limongi, che per conto di una televisione locale li accompagnerà nel viaggio, per filmarlo e raccontarlo.
Tra una canzone alla luna e un bicchiere di Aglianico, il viaggio avrà per tutti un valore terapeutico. I compagni accorderanno la loro vita e canteranno sotto la pioggia la loro canzone più bella. Come si addice a quattro creativi un po’ matti del Sud che – come dice Nicola parlando della Basilicata – “esiste, è un po’ come il concetto di Dio, ci credi o non ci credi.”
Il film ha conquistato sia il pubblico che la critica, ottenendo consenso anche fuori Italia (in particolare in Francia)
Il manifesto lo ha definito “Un’idea bella e commovente”, Il Messaggero “non esplosivo ma dolce, L’Unità “ben recitato, ben girato e pieno di magnifiche musiche” oltreché “struggente, randagio, emozionante”. Per il francese Le Monde è “un film semplice nella sua fattura, che unisce la dolcezza all’amarezza con una fantasia affascinante, senza mai mancare un profumo di autenticità.”
Di ottimo livello la colonna sonora (composta per lo più dai brani che il quartetto dovrebbe presentare durante la sua esibizione al festival composta ed eseguita da Rita Marcotulli, ottima la fotografia di Fabio Olmi.
Basilicata Coast to Coast conquistò una valanga di premi: tre David di Donatello (miglior regista esordiente a Rocco Papaleo, miglior musicista a Rocco Papaleo e Rita Marcotulli, migliore canzone originale a Max Gazzè, Globo d’oro per la migliore opera prima, Nastro d’argento per il miglior regista esordiente a Rocco Paleo, e per la migliore colonna sonora a Rita Marcotulli.
Un film che non si dimentica facilmente. Se l’avete già visto, rivedetelo. Se non l’avete ancora visto fatelo. Non ve ne pentirete.
DOMANI
Opera prima indipendente di Fabio Mollo, mandato in onda da Rai 2 nel consueto orario in cui la RAI confina il cinema di qualità (all’1.30 della notte tra lunedì e martedì), Il sud è niente è una pellicola molto interessante, che racconta di Grazia che ha 17 anni e vive a Reggio Calabria. Quando era piccola, suo fratello Pietro è emigrato in Germania senza fare più ritorno. Suo padre le ha detto che era morto e non ha mai voluto parlarne. Una notte, dopo un litigio con il padre, Grazia entra in mare e vede una figura umana, in cui riconosce il fratello. Quella stessa notte Grazia decide di iniziare a cercarlo, scontrandosi con il silenzio a cui il padre ha sempre obbedito.
Mentre Cristiano deve fare i conti con le pressioni della mafia locale che vuole fargli cedere la sua attività, Grazia incontra Carmelo, suo coetaneo, che l’affiancherà nel percorso che la porterà finalmente a rompere il muro del silenzio con il padre, a scoprire la verità sul fratello e soprattutto la verità su se stessa.
Ha scritto Fabio Mollo nelle note di regia: “Il Sud è niente racconta un legame che va oltre il tempo e la realtà stessa. È la storia di una giovane donna e della sua lotta per riprendersi la propria vita. Il Sud è Niente è la storia di un Sud che è più emozionale che geografico. È la storia di un padre e di sua figlia, e del silenzio che sta distruggendo il loro rapporto. Grazia, la figlia, è una giovane donna che ancora non è consapevole di esserlo. Ha sofferto la perdita del fratello scontrandosi con il silenzio che ha da sempre circondato l’avvenimento. Il suo corpo stesso si è trasformato col tempo in un corpo maschile, quasi in un tentativo disperato di far tornare il fratello in vita.”
Ottimo il lavoro di Mollo sugli attori. Grazia è interpretata (molto felicemente) da Miriam Karlkvist, esordiente come Andrea Bellisario, che interpreta Carmelo. Il cast è completato dai noti Vinicio Marchioni e Valentina Lodovini.
Il Sud è niente conferma la vitalità del cinema indipendente italiano e l’opportunità che gli venga riservato un maggiore spazio nella programmazione televisiva.
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