Questa volta il rientro di Sarno non ha dato ai satanelli la marcia in più che si sperava |
Il Foggia perde la testa della classifica dopo una sola giornata (a vantaggio del Lecce, che ha vinto sul Siracusa), e lo fa nel peggiore dei modi. Difficile dire chi abbia sbagliato di più, a Taranto, in una partita che ha premiato i padroni di casa per niente trascendentali, ma che hanno avuto il gran merito di non lasciarsi irretire dallo sterile possesso di palla del Foggia, e che alla fine meritando ampiamente la vittoria per 2-0.
Il Foggia ha mostrato poche idee, ma soprattutto un tono agonistico decisamente al di sotto di quanto l’importante posta in palio richiedeva. Quando si tratta di difendere la vetta della classifica, non si può giocare con sufficienza né sbagliare così tanto come ha fatto oggi il Foggia.
La prestazione negativa ha riguardato tutti i reparti. Dall’attacco, assolutamente evanescente, alla difesa, che non è apparsa solida come in altre circostanze. È vero che il Taranto ha segnato in maniera abbastanza casuale, ma in entrambe le occasioni gli attaccanti di casa hanno fatto quello che hanno voluto nell’area di rigore foggiana, senza che i difensori riuscissero a prendere le adeguate contromisure.
La giornataccia non ha risparmiato neanche i centrocampisti. I tentativi di verticalizzazione si sono risolti sempre in passaggi troppo lunghi o troppo corti, e così anche i cross al centro. Sia Mazzeo che Di Piazza hanno avuto pochissimi palloni giocabili. Il Foggia ha creato pochissime azioni da rete, anzi a voler andare per il sottile nessuna. A centrocampo, Agazzi è stato impalpabile, Vacca meno efficace di altre volte, Deli ha confermato la buona impressione lasciata dall’esordio con il Messina, ma nel complesso il reparto non è riuscito ad imprimere al match quel ritmo e quell’agonismo che sarebbe stato necessario per andare a punti. Sul fronte offensivo, il rientro di Sarno non ha dato ai satanelli la marcia in più che era lecito attendersi, degli attaccanti il più creativo è parso Chiricò, sostituito da mister Stroppa a beneficio di Di Piazza.
Dal derby ionico giunge un sonoro e preoccupante campanello d’allarme per il Foggia, che ha cominciato il periodo nevralgico del campionato come peggio non si potrebbe. Sabato prossimo (alle 20.30, allo Zaccheria) c’è il primo degli scontri diretti dal cui esito con ogni probabilità dipenderà la classifica finale. I satanelli affronteranno il Matera e sono vietati ulteriori passi falsi, che potrebbero compromettere tutto quel che di buono erano riusciti a costruire fino ad oggi.
L’impressione è che anche Stroppa debba correggere qualcosa, sia negli schemi che nella formazione. Prestazioni scialbe e insufficienti come quella vista oggi allo Iacovone di Taranto non possono più ripetersi.
Views: 0