Stasera su RaiTre (ore 21.15) c’è una delle commedia italiane più scoppiettanti e divertenti degli ultimi anni, Smetto quando voglio, opera prima di Sydney Sibilia, con un cast di tutto rispetto che comprende Edoardo Leo, Valeria Solarino, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo, Stefano Fresi, con la partecipazione straordinaria di Neri Marcorè, in forma radiosa.
Al centro della storia, c’è Pietro Zinni, che ha trentasette anni, fa il ricercatore ed è un genio. Ma questo non è sufficiente. Arrivano i tagli all’università e viene licenziato. Cosa può fare per sopravvivere un nerd che nella vita ha sempre e solo studiato?
L’idea è drammaticamente semplice: mettere insieme una banda criminale come non se ne sono mai viste. Recluta i migliori tra i suoi ex colleghi, che nonostante le competenze vivono ormai tutti ai margini della società, facendo chi il benzinaio, chi il lavapiatti, chi il giocatore di poker. Macroeconomia, Neurobiologia, Antropologia, Lettere Classiche e Archeologia si riveleranno perfette per scalare la piramide malavitosa. Il successo è immediato e deflagrante, arrivano finalmente i soldi, il potere, le donne e il successo. Il problema sarà gestirli…
Scrive Sydey Sibilia nelle sue note di regia: “Smetto Quando Voglio è una commedia acida, parodistica e ultra citazionista, in cui il dramma sociale viene ripreso solo ed esclusivamente come espediente comico. Siamo partiti dalla realtà come si faceva nella commedia all’italiana, e ci siamo lasciati contaminare dal cinema americano contemporaneo, mettendo nel film tutto quello che ci piace. Quello che Tarantino fa con i film italiani noi abbiamo provato a farlo con i prodotti americani.”
Il risultato è veramente esilarante. Un film che rilancia la commedia italiana, aprendole nuove prospettive. Da guardare assolutamente.
DOMANI
Figlia d’arte, alla sua seconda opera, Ami Caan Mann (figlia del celebre Michael Mann, qui nelle vesti di produttore) si allontana e si emancipa definitivamente dall’eredità artistica paterna, per realizzare un giallo intenso e al tempo stesso delicato.
Uscito nel 2011, Le paludi della morte è stato molto apprezzato dalla critica, che ha sottolineato l’approccio delicato al racconto di fatti brutali da parte della regista.
Ispirato a eventi reali, questo thriller intenso e inquietante racconta la storia del detective Mike Souder (Sam Worthington), agente della Omicidi in una cittadina texana, e del suo partner, Heigh (Jeffrey Dean Morgan), un poliziotto appena arrivato da New York, alle prese con un serial killer che getta i corpi delle sue vittime in un’area paludosa chiamata ‘Killing Fields”.
Nonostante la scena del crimine sia fuori dalla loro giurisdizione il detective Heigh si sente in dovere di indagare su questi terribili omicidi. L’assassino intanto cambia le ‘regole del gioco”, stuzzicando i due detective e lasciando una serie di indizi sulla scena del crimine. Quando scompare una ragazzina del posto. Anne (Chloe Grace Moretz) i due detective iniziano una lotta contro il tempo per trovare l’assassino e salvarle la vita.
Il resto del cast è composta da Jessica Chastain (The Tree of Life, The Help). Jason Clarke (Nemico pubblico, Chicago Code) e Stephen Graham (Pirati dei Caraibi: oltre i confini del mare, Boardwalk Empire).
Commentando il film, Ami Mann ha ricordato come durante le ricerche preliminari abbia avuto modo di visionare la mappa delle vittime (ne furono contate una sessantina) pubblicata da un giornale locale. “Inserite sulla mappa rappresentavano un insieme di fantasmi bellissimi, mentre i loro occhi ti attraversavano e chiedevano di essere ascoltati. Credo che sia stato proprio questo a spingermi, assieme al cast e alla troupe, a cercare di raccontare questa storia cosi brutale nel modo più delicato possibile. Come potevamo descrivere questa vicenda? Come restituire una voce a persone che se la sono vista portar via?”
La risposta – importante e sorprendente – sta nel film, che merita veramente di essere visto.
Domani sera alle 21.15, su Rai4.
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