Allarme ambientale per il Celone: è ormai una discarica a cielo aperto

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È allarme ecologico al Celone. Come documentano in modo ineccepibile le fotografie postate da Bruno Caravella sul gruppo Facebook degli Amici e lettori di Lettere Meridiane, il torrente foggiano versa in un pietoso stato di degrado, che, oltre ad essere molto preoccupante sotto il profilo ambientale, rappresenta un serio rischio per la stessa incolumità delle persone.
Nel letto del torrente sono stati gettati rifiuti di ogni tipo. Alcuni particolari delle immagini di Caravella fanno temere perfino la presenza di amianto. E poi pneumatici, secchi di plastica, rottami di vecchie elettrodomestici, materiali di risulta edilizia. Il tutto depositato abusivamente. Una discarica a cielo aperto che potrebbe innescare un disastro ambientale, perchè ha completamente ostruito l’alveo del corso d’acqua.
I rifiuti sono stati sversati irresponsabilmente nel letto del torrente, a secco perché le sue acque sono invasate nella diga di Capaccio, in località Torrebianca, tra Troia e Lucera. Ma cosa accadrebbe se piogge abbondanti dovessero indurre i tecnici del Consorzio di Bonifica che gestiscono l’invaso ad aprire le paratie per far scorrere l’acqua in eccesso, com’è accaduto qualche giorno fa per la diga di Occhito?
Per quanto riguarda la diga di Capaccio si tratta, per fortuna, di un’eventualità remota, ma non impossibile. L’invaso ha una capacità  utilizzabile di 16,80 milioni di metri cubi d’acqua (a fronte di una capacità massima di 25,82 milioni). Attualmente, risultano invasati 13 milioni e 872.500 metri cubi d’acqua. Ma un anno, fa, il 31 dicembre del 2016, nell’invaso si trovavano 17 milioni e 240.000 metri cubi.
Resta comunque l’allarme per la discarica abusiva, che potrebbe contenere anche sostanze tossiche e nocive, come appunto l’amianto.
Le foto sono state scattate in agro di Foggia, ad un chilometro circa dalla circonvallazione di Foggia, verso Lucera. Trovate qui sotto il montaggio video delle fotografie di Caravella. Se volete guardarle singolarmente, le trovate invece nella bacheca del gruppo Facebook degli Amici e Lettori di Lettere Meridiane.

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Author: Geppe Inserra

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