Peccato che del passaggio foggiano di Blub non se ne siano accorti in molti. Ci ha fatto caso un osservatore attento come Paolo Delli Carri, che ha scritto su foggia.zon: “I manifesti, dipinti ed attaccati rigorosamente con colla di farina, ritraggono i soggetti sempre immersi nell’acqua e dotati di una maschera. Le superfici predilette sono gli sportelli dei contatori dell’acqua o del gas, che solitamente hanno colori spenti. Per Blub anche se siamo in difficoltà, se “Siamo con l’acqua alla gola…l’arte nelle sue più ampie manifestazioni, anche meno artistiche, l’operato umano, sa nuotare, se la cava come ha sempre fatto, dalle caverne fino ad ora”.
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