Cinemadessai | Lawrence d’Arabia, che filmacchione

OGGI SABATO
Quando si parla di filmacchioni, il pensiero corre inevitabilmente a pellicole come Lawrence d’Arabia, girato nel 1962 da David Lean, con un cast che definire stellare è perfino riduttivo. Peter O’Toole, Alec Guinness, Anthony Quinn e Omar Sharif danno vita ad un kolossal che alla sua uscita riuscì a mettere d’accordo la critica ed il pubblico, e che rappresenta uno dei capolavori assoluti della settima arte.
In tre ore, il film racconta la vita e le gesta del tenente colonnello Thomas Edward Lawrence, detto Lawrence d’Arabia, soldato e agente segreto dell’esercito britannico, che viene mandato tra le tribù arabe allo scopo di sostenere la loro rivolta contro l’impero ottomano.
Personaggio pieno di fascino (è anche archeologo e scrittore), dopo essere stato protagonista di audaci imprese, l’ufficiale resta profondamente affascinato dalla cultura e dalla civiltà araba, fino a diventare il capo carismatico della rivoluzione. Ma diventerà un personaggio troppo ingombrante…
Il pregio maggiore del film sta, oltre che nell’obiettivo spessore dell’avventuroso e discusso personaggio, nella capacità del regista di restituire la magia e i colori dell’Africa con riprese di straordinaria suggestione. Il film vinse la bellezza di sette Oscar (regia, film, fotografia, musica, scenografia, montaggio, suono). La colonna sonora è diventata un classico.
Stasera, alle 21.10 su Paramount Channel.
DOMANI DOMENICA
Non sono molte le occasioni per rivedere in tv i film di Nanni Loy, autore intelligente e importante. È dunque il caso di non perdersi, domani alle 11.15 su La7, Made in Italy, uscito nel 1965, tre anni dopo il film più celebrato del regista sardo, Le quattro giornate di Napoli.

La pellicola, fondata su una complessa ma originale struttura ad episodi, segna l’esordio di Nanni Loy nella commedia di costume.
Col sottotitolo Questi italiani, l’obiettivo del regista e della brillante sceneggiatura (firmata assieme a  Ruggero Maccari ed Ettore Scola) è raccontare vizi e virtù della popolazione italica attraverso una trentina di bozzetti, alcuni dei quali durano soltanto alcune sequenze, distinti in cinque sezioni, dedicate a Usi e costumi; Le donne; Il lavoro; Lo Stato, la Chiesa e il cittadino; La famiglia.
Il cast è importante: Alberto Sordi, Lando Buzzanca, Nino Castelnuovo, Walter Chiari, Peppino De Filippo, Aldo Fabrizi, Sylva Koscina, Virna Lisi, Anna Magnani, Nino Manfredi, Lea Massari, Jean Sorel, Catherine Spaak. Eccellente la fotografia di Ennio Guarnieri, che riesce ad impreziosire città e campagne del Bel Paese.

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Author: Geppe Inserra

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