Cinemadessai | I compagni, capolavoro poco conosciuto di Mario Monicelli

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TRA STANOTTE E DOMANI
Guardare un film alle cinque del mattino? A volte vale decisamente la pena di sobbarcarsi a una levataccia. O, se non siete stakanovisti del grande schermo, più semplicemente azionare il videoregistratore. È il caso di farlo domani, perché Raimovie manda in onda, alle cinque precise di giovedì mattina, I compagni, film non molto noto di Mario Monicelli, non particolarmente apprezzato dal pubblico quando uscì in sala, ma ritenuto dalla critica come il capolavoro del regista toscano.
La pellicola racconta gli albori del movimento operaio e sindacale a Torino, e la durissima lotta condotta da un gruppo di operai per ottenere condizioni di vita più adeguate in fabbrica. Nonostante la drammaticità della trama, Monicelli – e sta qui il maggior pregio del film – riesce a creare una straordinaria e riuscita alchimia tra i toni della commedia e l’affresco sociale.
Di altissimo rilievo l’interpretazione di Marcello Mastroianni, sostenuto da un cast di tutto rispetto (Renato Salvatori, Annie Girardot, Raffaella Carrà, Folco Lulli e Bernard Blier).
Il Dizionario Mereghetti lo definisce “un affresco spettacolare, divertito e malinconico sul nascente movimento operaio, una commossa rievocazione del socialismo torinese agli inizi del secolo”.
I compagni ottenne il Nastro d’Argento (a Folco Lulli come migliore attore non protagonista), il Premio come Miglior Film al Festival Internazionale di Mar Del Plata e la nomination all’Oscar per migliore sceneggiatura originale che Monicelli firmò assieme ad Age & Scarpelli.
DOMANI
Anche se non si è appassionati del genere che mescola insieme fantascienza e horror, un film come La Cosa di John Carpenter (domani su Mediaset Italia 2 alle 21.10) va sempre visto, perché raramente gli effetti speciali si sposano così intensamente e felicemente con la sceneggiatura e il ritmo di suspense e tensione che il regista riesce a mantenere per tutta la durata della storia.

La pellicola è un remake del film La cosa da un altro mondo di Christian Nyby (prodotto da Howard Hawks) del 1951, entrambi tratti dal racconto horror-fantascientifico La cosa da un altro mondo (Who Goes There?, 1938) di John W. Campbell.
Il film di Carpenter è assai più intenso e meglio riuscito dell’originale: un capolavoro nel suo genere.
Racconta la storia di una spedizione in Antartide che viene a contatto con una sorta di alieni mutanti, che si manifestano, tra l’altro, in un cane lupo che si trasforma in una belva, scatenando il panico nella base.
All’uscita in sala il film non incontrò particolare successo, in seguito la pellicola è stata rivalutata positivamente dalla critica, fino ad essere giudicata come un intramontabile cult della fantascienza e del fantahorror, nonché  uno dei film più paurosi in assoluto.

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Author: Geppe Inserra

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