STASERA
A Natale (a proposito, tanti auguri ai sempre più numerosi e costanti lettori di questa rubrica), il mio suggerimento non può che privilegiare un film per tutta la famiglia, meglio ancora se d’animazione, con le atmosfere e il pathos che ispiravano un tempo la migliore produzione disneyana.
Ma vale comunque la pena, festa a parte. Alle 22.50 su Rai2 c’è Up, che è stato il primo film d’animazione ad avere il privilegio di aprire, qualche anno fa, il Festival di Cannes. Il riconoscimento è del tutto meritato.
Diretto da Peter Docter e Bob Peterson, il film racconta una storia al di sopra del tempo, quella della bizzarra amicizia che fiorisce tra Carl, un bizzaro settantenne rimasto vedovo, ma che non ha ancora smesso il suo sogno di viaggiare nel mondo e Russell, un boyscout di otto anni, un tantino petulante e maldestro, ma anche coraggioso e vivace che lo contatta per assisterlo e ottenere così il distintivo scout di “assistenza agli anziani”, l’ultimo che gli manca per avere il medagliere completo. I due gireranno per il globo terrestre attraversando mille avventure e coronare così il sogno di Carl.
I primi undici minuti del film sono quanto di meglio il cinema d’animazione sia mai riuscito a fare. Peccato non poterlo vedere nel formato digitale tridimensionale Disney Digital 3-D, che la Pixar (la casa di produzione fondata da Steve Jobs) sperimentò per la prima volta proprio con Up. “Lo sguardo fluttua nello schermo e capovolge l’effetto 3D, il corpo dello spettatore è proiettato in un mondo senza forza di gravità. Instabilità e vertigine” – ha scritto FilmTv, aggiungendo: “uno spazio filosofico quello aperto da Up, un campo di memorie visive e di esperienze multisensorali che, anche senza gli occhiali del 3D, ci spediscono nella terza dimensione.”
È stato il secondo film di animazione della storia ad essere stato candidato agli Oscar come miglior film dopo La bella e la bestia nel 1991, ottenendo 5 candidature in totale. Il film ha vinto 2 Premi Oscar nel 2010: miglior film d’animazione e migliore colonna sonora.
DOMANI
Niente fu come prima, nel cinema italiano, quando uscì nelle sale Ricomincio da tre. Mai esordio dietro la macchina da presa fu così convincente e travolgente come quello di Massimo Troisi, mai alchimia tanto riuscita tra il suo modo di recitare, divertito, ingenuo, a volte trasognato, e il suo modo di raccontare, divertito e divertente, surreale eppur sempre autentico e vero. Entrambi spiazzanti, entrambi che si entrano subito dentro.
Eppure, non era facile, raccontare la “solita” storia del giovane napoletano che va a cercare fortuna altrove, in una Firenze mille miglia distante e diversa dalla città partenopea, da suoi colori, da San Gennaro e dai miracoli sempre attesi e mai concessi. C’era il rischio di cadere nel deja vu, però Massimo lo esorcizza mostrando al mondo un cinema diverso, nuovo, con una vis comica che non si vedeva da anni.
E pensare che Ricomincio da tre nacque come classico film indipendente. Il produttore Fulvio Lucisano racconta che portò il film in prima proiezione assoluta a Messina, quando altrove nessuno era interessato: da quell’entusiasmante debutto iniziò l’enorme successo del film che in seguito divenne campione di incassi al botteghino italiano.
Lo stesso Troisi fu acclamato dal pubblico ricevendo molti premi per la regia e per l’interpretazione di Gaetano.
David di Donatello, Miglior film a Massimo Troisi, Fulvio Lucisano e Mauro Berardi, Miglior attore protagonista a Massimo Troisi; Nastro d’argento, Miglior regista esordiente a Massimo Troisi, Migliore produttore a Fulvio Lucisano e Mauro Berardi, Miglior soggetto a Massimo Troisi; Globo d’oro, Miglior opera prima a Massimo Troisi; Miglior attore rivelazione a Massimo Troisi; Grolla d’oro, Miglior attore esordiente a Massimo Troisi.
Imperdibile, da vedere e rivedere ogni volta che si può. Riesce sempre a strapparti un sorriso, Massimo… Domani sera, alle 21.10 su Paramount Channel.
Views: 1