Non consiglierei di utilizzare in una scuola di giornalismo, come esempio di oggettività ed imparzialità, la telecronaca della partita Lecce – Foggia di Giacomo Capuano, andata in onda lunedì sera sul canale digitale di Rai Sport. Molto più equilibrato il commento tecnico di Alberto Bollini.
Che Capuano, che non è comunque pugliese, ma campano, tifasse per i salentini si è capito fin dal fischio d’inizio. Il telecronista aveva occhi soltanto per i giocatori giallorossi e commentava con entusiasmo soltanto le (non molte) azioni dei padroni di casa che recavano qualche fastidio alla difesa rossonera. Alla prodezza di Rubin, che ha colpito una clamorosa traversa, è rimasto sorpreso e in silenzio, come credo sia successo a qualsiasi tifoso di casa.
Capuano ha però superato se stesso commentando l’uscita dal campo di Cosimo Chiricò, ex della squadra salentina, come tanti altri giocatori in campo.
Il giocatore, che era stato protagonista di una buona gara ed aveva spesso insidiato la difesa leccese, era stato fischiato per tutte la partita dai tifosi di casa. E fin qui ci può anche stare, sono cose che succedono nel calcio, e pare che l’attaccante e i supporter salentini si siano lasciati in termini non proprio amichevoli.
Quando al 36’ della ripresa Stroppa lo ha richiamato per far posto a Sarno, Chiricò è stato bersagliato dall’ennesima bordata di fischi, soprattutto quando si è avvicinato alla tribuna su cui erano assiepati i tifosi rossoneri, per salutarli con il classico gesto della mano sul cuore, ad indicare il proprio attaccamento alla maglia.
Il telecronista ha osservato che “Chiricò però ci mette del suo”, quasi si fosse trattato di un gesto di provocazione, e non di uno dei più bei gesti sportivi che un giocatore può fare. Insomma, lunedì sera, mi è venuto da rimpiangere Sport Tube Tv, che pure non scherza quanto a faziosità dei suoi telecronisti.
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