Cinemadessai | Baciami stupido, il capolavoro spudorato di Billy Wilder

Print Friendly, PDF & Email

OGGI
Uno spudorato capolavoro. Così la critica ebbe a definire Baciami, stupido, una delle migliori e più scatenate commedia di Billy Wilder. Classica commedia degli equivoci, il soggetto venne tratto da una pièce italiana degli anni quaranta, L’ora della fantasia di Anna Bonacci, ed era stato portato sullo schermo nel 1952 da Mario Camerini in Moglie per una notte. Il ritmo che Wilder riesce a mantenere è sostenutissimo. Gli equivoci si susseguono incalzanti, e lo spettatore non riesce mai a indovinare quel che sta per succedere.
La storia racconta di un famoso cantante che si trova costretto a dover trascorrere una notte nell’abitazione di un autore di canzoni, che aspira al successo. Sapendo che il cantante è un dongiovanni, pensa di offrirgli una  notte d’amore con una prostituta, ma facendogli credere che si tratti di sua moglie. E qui cominciano a scatenarsi equivoci e cambi d’identità, fino al finale, tutt’altro che banale e scontato. Kim Novak è stupenda nel ruolo della prostituta, Dean Martin si esibisce in una delle sue migliori performance. Veramente da non perdere, stasera, su  Tv2000, alle 21.05.

Da segnalare anche sui Rai1, alle 21.06 il tv movie Io ci sono di Luciano Manuzzi, con Cristiana Capotondi, Alessandro Averone, Mariella Valentini e Denis Fasolo.
Il film è la trasposizione cinematografica di una vicenda di cronaca che qualche anno fa commosse e appassionò l’Italia: la storia di Lucia Annibali, la donna sfigurata con l’acido dall’uomo con cui aveva intrattenuto una tormentata relazione, e della battaglia giudiziaria cui diventò protagonista.
DOMANI
Il buon cinema può essere intrattenimento e/o cultura. Il grande cinema è arte. Il posto delle fragole è la più eloquente testimonianza che l’attributo  di settima arte per il cinema non è usurpato. È la pellicola che nel 1957 rivelò al mondo il genio di Ingmar Bergman e gli consentì di vincere una valanga di premi, tra cui l’Orso d’oro al Festival di Berlino, il premio della critica a Venezia, il “National Board of Review” statunitense, la candidatura all’Oscar per il miglior soggetto originale, il Golden Gate della stampa estera di Hollywood,
Il film racconta il viaggio, fortemente simbolico e metaforico, che l’anziano professore  Isak Borg compie in auto da Stoccolma a Lund, per ritirare un riconoscimento accademico di cui è stato insignito. Il viaggio, che compie in compagnia della nuora,  gli offre l’opportunità di riconsiderare la sua vita, e di riflettere sul passato e sulla morte.
Come ha scrito FilmTv, Bergman “traccia, tra sogno e incubo, l’itinerario esistenziale di un uomo avviato, non serenamente, verso la morte.” Rai Movie lo mette in onda ad un orario impossibile (domani, mercoledì alle 6.40) ma vale davvero la pena fare la levataccia o programmare il videoregistratore.
[Cinemadessai è una nuova rubrica di Lettere Meridiane: consigli quotidiani per godere al meglio della programmazione cinematografica in tv. Le Lettere Meridiane dedicate a Cinema per sempre non vengono distribuite sul consueto circuito di gruppi Facebook ma soltanto sul blog, sulla pagina Facebook di Lettere Meridiane, sulla Pagina del Festival del Cinema Indipendente di Foggia, sul diario facebook dell’autore, Geppe Inserra, e sul gruppo Amici e Lettori di Lettere Meridiane. Per non perderne neanche una, diventate fans delle pagine e iscrivetevi ai gruppo, cliccando sui relativi collegamenti.]

Facebook Comments

Hits: 2

Author: Geppe Inserra

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *