Cinemadessai | Arrivano Gli uccelli, capolavoro di Alfred Hitchcock

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OGGI IN TV
Dal punto di vista del racconto, Gli uccelli è il film forse più semplice di Alfred Hitchcock. Ma è il più complesso dal punto di vista metaforico e del ritmo. Una storia in apparenza banale regala suspence pura. Una donna si reca a Bodega Bay per regalare una coppia di pappagallini alla sorella dell’uomo di cui è innamorata, ma sull’isola incombe un incubo: gli uccelli che vogliono sterminare l’umanità. Un’umanità stupida e cieca. L’atmosfera apocalittica è resa magistralmente grazie a particolarissimi effetti speciali (gli uccelli erano appositamente addestrati ed in alcune scene si utilizzavano volatili meccanici) e ad un ritmo frenetico esaltato da un montaggio che all’epoca del film (1963) fece scalpore: oltre 3.000 inquadrature. Federico Fellini riteneva Gli uccelli uno dei più grandi film di tutti i tempi: “Il film può venire meglio apprezzato non come una narrazione lineare, ma più come un poema lirico tragico i cui episodi sono come stanze che rafforzano un singolo tema a livello emotivo.” Capolavoro, da vedere assolutamente. Oggi su Iris alle 11.40. Qui sotto una sequenza.


Sempre oggi, per quanti avessero perso il film mattutino, segnalo il bel film dedicato da Liliana Cavani al santo poverello di Assisi, Francesco, interpretato da un bravo e insolito Mickey Rourke. La vita di Francesco viene ricostruita, dopo la sua morte, da Chiara e le sue consorelle. Il racconto della Cavani è rigoroso, luminoso, molto vero. Da vedere. Stasera su Rai Movie alle 21.25.

DOMANI
Capostipite del neorealismo rosa, che è poi un pezzo della storia del cinema italiano che andrebbe meglio approfondito e studiato, Pane, amore e fantasia vinse  l’Orso d’oro al Festival di Berlino del 1954. Qualche critico ritenne la versione rosa del neorealismo un tradimento, in realtà il film e più in generale la nuova generazione di cineasti che cominciava ad emergere, furono profondamente innovativi. Gli orrori della guerra erano ormai alle spalle, e l’Italia riprendeva a sorridere, era giusto raccontare anche questo.
Girato dal giovane Luigi Comencini, la pellicola racconta la storia del maresciallo dei Carabinieri Carotenuto, interpretato da uno smagliante Vittorio De Sica, che trasferito in un paesino dell’entroterra abruzzese s’innamora contemporaneamente della bella Bersagliera (una prorompente Sofia Loren) e della più attempata levatrice Annarella (Marisa Merlini), e viene puntualmente beccato dalla sua fidata governante Caramella (Tina Pica).
Il tono è quello della commedia teatrale, ma le ambientazioni e il contesto sono quelle tipici del miglior neorealismo. Il film esse successo anche fuori dall’Italia, soprattutto in Francia, dov’è stato inserito nella classifica dei Cento migliori film italiani di sempre. Inaugurò la prima vera e propria serie del cinema italiano: seguirono altri tre capitoli; Pane, amore e gelosia, sempre di Comencini, Pane, amore e… di Dino Risi e Pane, amore e Andalusia, diretto da Javier Setó con la supervisione dello stesso De Sica. Secondo Alberto Moravia il pregio maggiore dell’opera di Comencini è rappresentato dal “superamento del dialetto attraverso la moralità della storia e dei personaggi. Il dialetto, insomma, appare come un mezzo e non come il fine della rappresentazione.” Domani sera, su TV 2000, alle 22.05.
[Cinemadessai è una nuova rubrica di Lettere Meridiane: consigli quotidiani per godere al meglio della programmazione cinematografica in tv. Le Lettere Meridiane dedicate a Cinema per sempre non vengono distribuite sul consueto circuito di gruppi Facebook ma soltanto sul blog, sulla pagina Facebook di Lettere Meridiane, sulla Pagina del Festival del Cinema Indipendente di Foggia, sul diario facebook dell’autore, Geppe Inserra, e sul gruppo Amici e Lettori di Lettere Meridiane. Per non perderne neanche una, diventate fans delle pagine e iscrivetevi ai gruppo, cliccando sui relativi collegamenti.]

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Author: Geppe Inserra

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