Cinemadessai | Zoran nipote scemo, quando il cinema fa ridere e pensare…

[Cinemadessai è una nuova rubrica di Lettere Meridiane: consigli quotidiani per godere al meglio della programmazione cinematografica in tv. Le Lettere Meridiane dedicate a Cinema per sempre non vengono distribuite sul consueto circuito di gruppi Facebook ma soltanto sul blog, sulla pagina Facebook di Lettere Meridiane, sulla Pagina del Festival del Cinema Indipendente di Foggia, sul diario facebook dell’autore, Geppe Inserra, e sul gruppo Amici e Lettori di Lettere Meridiane. Per non perderne neanche una, diventate fans delle pagine o iscrivetevi ai gruppo, cliccando sui relativi collegamenti.]
OGGI
Al suo esordio nel lungometraggio Matteo Oleotto fa subito centro, proprio come le freccette lanciate verso il bersaglio da Zoran, protagonista di una commedia come si vedono poche nel cinema italiano, che Oleotto conduce con mano esperta e con risultati eccellenti. Co-produzione italo-slovena Zoran, il mio nipote scemo partecipò alla 70ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, nell’ambito della Settimana Internazionale della Critica aggiudicandosi il Premio del Pubblico RaroVideo.
Il film racconta di Paolo Bressan ex giocatore di rugby corpulento, accidioso e quasi sempre ubriaco, che trascorre il suo tempo a perseguitare l’ex moglie fino a quando la sua vita non viene sconvolta da un nipote che non sapeva di avere: Zoran, ragazzo timido, introverso, intelligentissimo, ma soprattutto campione di freccette.
Da non perdere, veramente. Sublime l’interpretazione di Giuseppe Battiston.
Zoran, il mio nipote scemo è stato tra i film italiani degli ultimi anni che hanno conquistato il numero maggior di riconoscimenti: Miglior opera prima al  Globo d’oro (2014), Premio del Pubblico al Festival de Cine Independiente REC di Tarragona, Premio Mario Verdone, Miglior Opera Prima al Festival Europeo del Cinema di Lecce, Miglior Film, Premio del Pubblico e Miglior Attore Protagonista (Giuseppe Battiston) al Bobbio Film Festival.  Rai 2 lo manda in onda al solito orario impossibile (all’1.50 nella notte tra mercoledì e giovedì) ma vale davvero la pena restare svegli.

Qui sotto il trailer ufficiale.

DOMANI

Raramente un sequel ha più successo del film che lo precede. Accadde, nel 1972, a …Continuavano a chiamarlo Trinità, secondo capitolo della saga di Trinità (Terence Hill) e Bambino (Bud Spencer), fratelli e fuorilegge vagabondi dal cuore tenero che nel film ne combinano di tutti i colori, dopo essere stati scambiati per agenti federali. 
Diretto da Enzo Barboni, che nei titoli figura come E.B. Blucher, il film consacrò di fatto un nuovo filone all’interno del genere spaghetti western, contrassegnato dalla mancanza di duelli con armi da fuoco, sostituiti da allegre scazzottate e risse. La coppia dà il meglio di sè, e perfino a distanza di anni il film fa sorridere, diverte, e conquista il pubblico di tutte le età. All’uscita in sala il film ottenne un clamoroso successo di pubblico ed anche la critica si accorse delle notevoli potenzialità del duo Bud Spencer-Terence Hill, al secolo, rispettivamente, Carlo Pedersoli e Mario Girotti.

Alcune sequenze, come il duello a base di schiaffi tra Terence Hill e il pistolero professionista sono rimasti scolpiti dell’immaginario collettivo e nella storia del cinema comico. Un giusto omaggio a Bud Spencer, gigante buono ma anche grande attore e serio professionista, che non è stato apprezzato dalla cultura italiana come avrebbe meritato. Domani sera, in prima serata, su Rete 4 alle 21.15.

Views: 4

Author: Geppe Inserra

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *