Cinemadessai | If, non chiudere gli occhi davanti alle disabilità

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OGGI

Storie estreme che potrebbero sembrare di disperazione, ma indicano invece esempi di coraggio, di speranza. Le racconta “If”, prodotto dalla Moolmore Film, per la regia di Nicola Abbatangelo che ne ha scritto anche la sceneggiatura assieme allo scrittore Fabio Cavallari. 
Per la prima volta sul piccolo schermo (stasera alle ore 21.10, Tv 2000, canale 28 del digitale terrestre), il docufilm apre lo sguardo sulla vita reale di famiglie che vivono un quotidiano insolito, sicuramente diverso da quello che si respira, in genere, nelle case di ognuno. Gravi disabilità, condizioni invalidanti, la vita che scorre su binari poco battuti. Giulia, Alessandro, Daniela, tre storie che si intrecciano, sfiorandosi in un piano sequenza mai scontato o giudicante. È una sorta di affresco neorealista quello che emerge dalle narrazioni di questo documentario su cui aleggia costantemente la domanda “se”. “Se capitasse a me? Se fossi io…?”.
“If” non offre risposte preconfezionate, panacee edulcorate o rassicuranti, ma costringe ognuno a fare i conti con la propria storia, a confrontarsi con le fatiche dei protagonisti, con i loro sorrisi, le lacrime e certezze conquistate. Fotogramma dopo fotogramma, da Bra a Pordenone, sino all’Isola d’Elba, come in un viaggio ulissiaco, “If” porta in scena quei brandelli di vita che, per paura o pudore, la società moderna tende a celare o confinare sottotraccia. Non v’è spazio per la retorica del dolore o per gli esegeti del politicamente corretto, “If” pone domande, chiede attenzione, interroga ognuno. Film onesto, importante, da vedere.
Qui sotto il trailer.

“IF” Trailer from Moolmore Film on Vimeo.

DOMANI

Tra tutti i cineasti che ho conosciuto, Alberto Lattuada è quello che più mi ha colpito per la sua profonda umanità ed umiltà, e per la sua idea che la forza del cinema sta nelle storie che riesce a raccontare.
Senza pietà, che Rai Storia  manda in onda domani alle 18.00, racconta una storia che  mi piace suggerire in modo particolare ai foggiani, perché è una denuncia dei mali provocati dalla guerra e dai bombardamenti (è ambientato a Livorno, come Foggia pesantemente danneggiata dai raid aerei degli alleati, ma anche della forza di quanti non si sono arresi alle brutture, e hanno lavorato per costruire il futuro.
“Soltanto quando cessa il rumore dei combattimenti – si legge nei titoli di testa – gli uomini scoprono l’orrore della guerra e si ritrovano persone ed il loro castigo si rinnova ogni giorno. Questo film vuole essere una testimonianza di verità. La storia si svolge in Italia, ma potrebbe svolgersi in qualunque parte del mondo dove la guerra ha fatto dimenticare negli uomini la pietà.”
La sceneggiature è firmata da Federico Fellini e Tullio Pinelli. Nel cast  John Kitzmiller, Carla Del Poggio, Pierre Claudé, Giulietta Masina e Folco Lulli.  La colonna sonora è di Nino Rota.
La pellicola narra le disavventure di Anna, costretta ad andare via da casa per una maternità che tra l’altro non va a  buon fine. La donna si mette alla ricerca del fratello, che nel frattempo è morto, ed incappa in una serie di tristi vicende che la spingeranno alla prostituzione e ad un intenso rapporto affettivo con un soldato americano di colore, con cui cercherà di fuggire….
Perfettamente iscritto nella grande stagione neorealista, Senza pietà è un film crudo e disperato, ma prezioso. Lattuada riesce a fondere mirabilmente gli stili del neorealismo con un ritmo intenso e coinvolgente all’americana.

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Author: Geppe Inserra

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